Meglio un prestito subito o un finanziamento in concessionaria per l’acquisto di un’auto?

Quando si desidera acquistare un automobile ma non si ha a disposizione la necessaria liquidità risulta indispensabile richiedere un prestito. E’ necessario tuttavia porre in essere un’attenta valutazione riguardo le varie soluzioni che offre il mercato creditizio. Si deve compiere una analisi considerando in modo preminente le condizioni cui si viene sottoposti nel piano di rimborso, cercando di indirizzarsi verso la formula più vantaggiosa. Le strade percorribili sono diverse. E’ possibile ottenere un finanziamento direttamente in concessionaria, seguendo quindi la formula del prestito finalizzato. Oppure si può richiedere un prestito personale. Qualora si vantasse il possesso di determinati requisiti si potrebbe praticare anche la procedura della cessione del quinto.

Prima di divenire beneficiari di un prestito è necessario dimostrare la piena titolarità. Di conseguenza nei confronti di un istituto di credito o di un intermediario finanziario è indispensabile trovarsi in una condizione reddituale adeguata ed avere un contratto di lavoro, possibilmente non precario, in ragione del quale si percepisce uno stipendio fisso. E’ nondimeno indispensabile vantare la cosiddetta affidabilità creditizia. Che si riferisce all’esistenza di comportamenti corretti, tenuti durante lo svolgimento di piani di ammortamento per prestiti ricevuti in passato. Sarebbe ritenuta quindi una condizione indispensabile l’assenza di inadempienze o ritardi nei pagamenti di vecchie rate.

Il finanziamento in concessionaria

La formula in esame rientra nella categoria dei prestiti finalizzati. Di conseguenza il capitale erogato si deve necessariamente utilizzare per un determinato acquisto. In questa procedura si presuppone l’esistenza di una convenzione fra l’istituto di credito che concede il finanziamento e il concessionario. In pratica la liquidità necessaria per rilevare un automobile, usata oppure nuova, viene indirizzata direttamente al rivenditore. Mentre il beneficiario del prestito, che diviene titolare del bene, deve eseguire il piano di ammortamento, nei modi e nei termini convenuti a livello contrattuale. Le varie incombenze di carattere burocratico, che si devono svolgere nel momento in cui si perfeziona l’acquisto, le esegue il rivenditore.

  • Si tratta di una formula che offre senz’altro dei vantaggi all’acquirente. Prima di tutto non deve svolgere una serie di pratiche burocratiche. In secondo luogo, il piano di ammortamento risulta nella maggior parte dei casi agevolato, sottoposto a dei tassi di interesse favorevoli. Sotto il profilo delle garanzie inoltre non è necessario presentare particolari rassicurazioni nei riguardi dell’istituto di credito. Per quanto riguarda gli aspetti meno propizi, il prestito finalizzato viene erogato direttamente al concessionario, quindi non si dispone direttamente della somma. E il più delle volte il capitale ottenuto non corrisponde al valore intero del bene che si acquista. Spesso corrisponde a circa l’85% del suo prezzo reale.

Il prestito personale

Nel caso si richiedesse un finanziamento per l’acquisto di un automobile, optando per la formula del prestito personale, si avrebbe la facoltà di disporre della somma di danaro direttamente sul proprio conto. Quindi il capitale ottenuto non risulterebbe vincolato all’acquisto di un bene specifico. Gli istituti di credito solitamente offrono la possibilità di decidere le modalità e le tempistiche per eseguire il piano di rimborso, considerando le particolari esigenze del richiedente. Le cifre che si possono ottenere coprono l’intero costo del bene. Nel piano di ammortamento si è tuttavia sottoposti a dei tassi di interesse variabili, che  si possono innalzare in modo imprevedibile in occasione del pagamento delle singole rate. In ogni caso si considera una formula più onerosa rispetto al prestito finalizzato.

Come si è accennato in precedenza, è possibile anche richiedere un prestito secondo la formula della cessione del quinto. Tale procedura di solito si concede a coloro che vantano un contratto di lavoro a tempo indeterminato, sia in ambito pubblico sia privato. La formula comporta il rimborso del finanziamento mediante la detrazione mensile di una parte dello stipendio del richiedente. Il valore della decurtazione tuttavia non deve mai superare il limite di un quinto della somma netta corrispondente al salario del beneficiario. L’operazione di solito viene compiuta direttamente dal datore di lavoro. Il quale dirotta la somma alla banca che ha concesso il prestito. Nei confronti di coloro che si trovassero in un regime di pensionamento, sarebbe possibile attivare la medesima procedura. Solo che la detrazione verrebbe eseguita dall’ente previdenziale.

Qual ‘è la soluzione più vantaggiosa?

Ogni soluzione offre dei vantaggi e degli svantaggi. Gli aspetti favorevoli emergono in relazione alle particolari esigenze che si hanno. Oppure in ragione di una condizione di reddito e lavorativa che predispone ad avviare meglio l’una o l’altra formula. Nel prestito finalizzato si ha il beneficio di sostenere un piano di ammortamento con rate costanti e un tasso di interesse agevolato. Che nella maggior parte delle ipotesi è fisso. Il tan e il taeg non sono quasi mai oltre i nove punti percentuali. In diverse circostanze il finanziamento può risultare anche a tasso zero, sebbene i costi a carico del beneficiario sono rivalutati nel taeg. Gli aspetti sfavorevoli si colgono nel fatto che si è sottoposti al vincolo di rilevare un bene specifico nonché nella indisponibilità diretta della cifra ottenuta. Nel prestito personale si ha una maggiore libertà. Perché non si deve motivare l’acquisto. Si deve tuttavia sostenere un piano di ammortamento più gravoso.

I finanziamenti finalizzati si prestano meglio, probabilmente, all’acquisto di un automobile. Di conseguenza, qualora l’obiettivo primario nel breve termine fosse quello di rilevare una macchina, di certo questa formula si riterrebbe più consona. Con il prestito finalizzato si ammette anche la possibilità di estinguere il debito mediante il pagamento di una maxi rata. Un altro aspetto da non sottovalutare emerge nel fatto che il  finanziamento si rende efficace direttamente presso il concessionario. Il rivenditore, dopo essersi assicurato dell’esistenza di una serie di requisiti, procede a svolgere diverse incombenze di carattere burocratico. Tra cui una raccolta di documenti, che costituiscono la pratica, da inviare all’istituto di credito convenzionato. Nel caso la procedura si svolgesse senza intoppi, la somma arriverebbe al venditore. Che poi dovrebbe intestare e consegnare l’automobile al richiedente. In seguito al cliente ricadrebbe il dover affrontare il piano di ammortamento, pagando le rate alla banca, mediante un accredito diretto sul proprio conto o per mezzo dei bollettini postali.

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