Prestiti subito per aziende e imprese: le soluzioni più convenienti per gli imprenditori

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La legge n.662 del 1996 ha istituito un fondo di garanzia per le piccole e medie imprese italiane, aperto anche ai liberi professionisti e ai consorzi. In pratica, quando gli enti creditizi forniscono un finanziamento, i soggetti ammissibili possono fornire garanzie pubbliche. In pratica, sostituisce le garanzie costituite da beni propri ed è uno strumento gestito dal Ministero dello Sviluppo Economico. E’ importante soprattutto per quando stiamo attraversando un periodo complicato dal punto di vista economico per la nostra attività che si ritrova a dover far fronte ad uno stato di crisi.

Tale procedura può agevolare l’accesso al credito per soggetti economici ritenuti legittimi ma che non hanno molte garanzie da poter prestare. Per concedere prestiti, le banche e gli istituti di credito devono assicurarsi che la maggior parte del tempo non sia a disposizione dei richiedenti. Il verbale disciplinare regolamentare è il seguente, perché il decreto liquidità emanato l’8 aprile 2020 ha apportato alcune modifiche. Ciò è riportato nell’ultimo paragrafo dell’articolo.

Soggetti economici che hanno il diritto di richiedere garanzie

Il fondo di garanzia per le PMI è concepito in modo tale che siano ammessi solo determinati soggetti. In primo luogo, comprende le piccole e medie imprese ufficialmente iscritte alla Camera di Commercio. In secondo luogo, vengono presi in considerazione anche i liberi professionisti, cioè una persona fisica iscritta ad un albo professionale riconosciuto dal Ministero dello Sviluppo Economico.

La garanzia del fondo rappresenta solo l’elemento sussidiario e autonomo della banca o dell’istituto di credito richiesto per il finanziamento. Si considera esclusivo il rapporto tra il soggetto promotore della domanda di finanziamento e l’istituto finanziario. In un certo senso, i tassi di interesse, le condizioni di rimborso e molti altri elementi contrattuali non possono rientrare nell’autorità delle agenzie governative.

Requisiti che le PMI devono soddisfare per ottenere garanzie

Secondo la normativa originaria, il Fondo di garanzia è aperto alle PMI e sono regolarmente iscritte all’Ufficio del Registro delle Camere di Commercio e Industria, oltre che i liberi professionisti e consorzi. Da un punto di vista giuridico, le PMI devono avere meno di 250 dipendenti così come un fatturato inferiore a 50 milioni di euro.

Le loro attività devono essere espresse in Italia. Inoltre anche le start-up innovative hanno accesso a questi tipi di finanziamenti. Nello specifico le startup sono società, di qualsiasi forma giuridica, il quale pone in essere un’attività di tipo innovativa e al suo interno vede un organico di 2/3 circa di laureati e professionisti del settore. Godono di molte agevolazioni fiscali, oltre ché della possibilità di ottenere questi fondi. Tuttavia sono soggetti anche a limiti, ad esempio non possono fare utile entro i primi 3 anni e di conseguenza non possono distribuire dividendi o soldi agli amministratori. In sostanza tutto viene reinvestito nella crescita dell’impresa.

Le piccole e medie imprese autorizzate a inviare candidature possono essere di vario tipo. Soprattutto quelle aziende che operano nei settori manifatturiero, edile, all’ingrosso e al dettaglio. Tuttavia, questo vale anche nel settore della ristorazione e dell’hotel. Allo stesso modo, sono incluse anche le società che operano nei settori della salute, dell’istruzione, dell’informatica, della ricerca, dei trasporti, delle miniere, dei servizi pubblici, delle attività immobiliari e dei trasporti.

Come si effettua la richiesta?

Per ottenere una procedura di finanziamento garantita da un ente governativo, è necessario presentare domanda all’agenzia di credito dalla quale si desidera ottenere un prestito. Puoi compilare la domanda anche tramite Confidi, sostituendo di fatto il richiedente. Una volta ricevuta la domanda, la banca solleciterà l’avvio delle procedure di controllo e inoltrerà il documento al Ministero dello sviluppo economico. Una volta soddisfatti tutti i requisiti, il prestito sarà garantito dallo Stato.

Questa procedura è considerata molto vantaggiosa, perché le garanzie statali fanno sì che i prestiti possano essere ottenuti quasi sicuramente. Perché gli istituti di credito ricevono il più alto grado di protezione e non rimarranno in un sistema casuale. La garanzia del fondo può essere di due tipi:

  1. Garanzia diretta – disposta direttamente da un ente statale all’ente che eroga il prestito.
  2. Controgaranzia istituita quando le PMI sono incluse in Confidi o in un consorzio di garanzia. In queste circostanze la concessione di garanzie statali avviene indirettamente.

Innovazioni contenute nel Decreto liquidità per rispondere alle emergenze pandemiche

Nel decreto liquidità (con una serie di modifiche) varato l’8 aprile 2020 e trasformato in legge il 5 giugno 2020, sono state modificate le disposizioni di cui sopra. Durante le attività che sono state chiuse a causa della diffusione della pandemia di coronavirus, le PMI e altre entità economiche hanno subito perdite economiche, creando così un incremento delle richieste di prestito da parte delle imprese.

Il secondo è quello di semplificare le procedure di accesso e velocizzare l’accettazione del prestito. Tuttavia, il cambiamento più importante è la comprensione della nuova categoria tra i soggetti autorizzati all’esecuzione della procedura. In pratica, la disciplina si estende alle imprese con meno di 500 imprese con finanziamenti non superiori a 30.000 euro, si applica anche alle persone fisiche, agli intermediari, agli agenti/subagenti assicurativi e alla quasi totalità dei soggetti del terzo settore che svolgono attività d’impresa.

Il decreto ha previsto che nelle operazioni in cui i finanziamenti non superino i 30.000 euro, i gestori dei fondi non devono stabilire procedure di valutazione per i soggetti beneficiari di finanziamenti. Il creditore può quindi pagare il prestito prima che la garanzia statale sia formalizzata. Per tutte le operazioni finanziarie non superiori a 30.000 euro, la copertura assicurativa è del 100% a garanzia diretta e a controgaranzia. La loro durata è di dieci anni. Per i prestiti fino a 6 anni la garanzia è del 90%, e quando Confidi detiene il 10% delle azioni, il prestito può arrivare fino a 800.000 euro. Nei restanti casi la garanzia resta al 90% e il limite del prestito è fissato a 5 milioni.

Consigli finali e conclusioni

Infine ci teniamo sempre a dover fare una serie di considerazioni per i nostri lettori. Nello specifico il nostro è un compito di divulgazione volto a voler far comprendere al consumatore medio o in questo caso piccoli imprenditori, quali siano le caratteristiche generali dei prestiti subito. Tuttavia vi è sempre la necessità di doversi far consigliare da un professionista, quale un avvocato, affinché questo possa dare i giusti consigli in materia e comprendere meglio quali possano essere i contenuti reali di tali prestiti, dal punto di vista giuridico ma anche economico. E’ sempre bene fare delle strategie dietro questi finanziamenti, oltre che delle reali proiezioni sul breve, medio e lungo termine. Solo in questo modo si comprende la reale convenienza di questi prestiti.

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