Prestito subito finalizzato e non finalizzato: tutte le differenze, confronto, caratteristiche

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I prestiti finalizzati e non finalizzati sono formule di finanziamento. La prima soluzione si distingue per essere concessa in occasione dell’acquisto di un determinato bene o servizio. Quindi la procedura ha inizio direttamente presso il rivenditore. Che risulta convenzionato con un istituto di credito, una banca o una società finanziaria. Mediante questa soluzione il beneficiario del prestito non dispone direttamente della somma erogata. In quanto viene concessa al rivenditore. Colui che acquista il bene o il servizio attraverso questo tipo di finanziamento deve soltanto affrontare il piano di ammortamento, nei riguardi di chi ha erogato il prestito. Il rimborso deve avvenire in forma rateale, il più delle volte si decide per effettuare dei pagamenti mensili. La modalità di pagamento più diffusa è senz’altro quella dell’addebito in un conto bancario, previa autorizzazione del titolare.

  • Per quanto riguarda i prestito non finalizzato si caratterizza per essere erogato direttamente al cliente. Il quale non risulta vincolato alla rilevazione di alcun bene specifico. Quindi ha la disponibilità diretta della somma proveniente dall’ente creditizio. Inoltre non ha l’obbligo di manifestare le sue intenzioni, in merito al tipo di destinazione della somma ricevuta. In alcuni casi, tuttavia, qualora si scelgano delle soluzioni agevolate, sarebbe indispensabile fornire delle indicazioni più precise riguardo il tipo di attività che si vuole effettuare con il capitale ricevuto.

Il prestito finalizzato

Come si è accennato in precedenza, il prestito finalizzato vincola il beneficiario a seguire una procedura con pochi margini di manovra. Nel senso che il beneficiario si trova nella condizione di ricevere il finanziamento a patto che acquisti un bene determinato. Ciò nonostante la procedura risulta semplice e di rapida attivazione. Anche perché le varie incombenze di carattere burocratico, tra cui quelle che nascono con l’ente che eroga il prestito, sono a carico del rivenditore. Il quale pone in essere la procedura nel momento in cui si riceve una proposta di acquisto. In questa tipologia di finanziamento si ammette effettuare il pagamento diretto per una parte del bene e per la restante applicare la formula del prestito finalizzato. La somma di danaro viene concessa direttamente al venditore, dopo aver ricevuto l’assenso da parte dell’ente creditizio. Il beneficiario di conseguenza rimane obbligato soltanto nei confronti di chi eroga il prestito, dovendo affrontare il piano di ammortamento.

Il prestito finalizzato comporta di solito l’erogazione di importi che vanno da duecento a settantacinquemila euro. Il contratto che si sottoscrive deve contenere una serie di informazioni fondamentali. In pratica si deve dichiarare la tipologia di bene e servizio che si decide di acquistare nonché il suo valore. La concessione del prestito però dipende dal possesso di determinati requisiti del richiedente. Il quale prima di tutto deve vantare una storia creditizia meritevole. Quindi non deve essere mai stato protestato. In merito a prestiti ricevuti in passato inoltre occorre che non abbia mai effettuato il pagamento delle rate in ritardo né inadempiente. E’ necessario oltretutto vantare una capacità di rimborso adeguata. In pratica si deve ricevere un reddito da lavoro adeguato, mediante cui dimostrare di poter affrontare senza problemi in piano di rimborso. In ogni caso si ritiene ammissibile nominare un terzo garante. Che si fa carico degli eventuali ritardi o delle inadempienze del debitore durante il periodo di rimborso.

Le peculiarità del prestito finalizzato

La soluzione in esame comporta l’obbligo di sostenere diverse spese aggiuntive, come quelle di istruttoria oppure quelle connesse al pagamento delle rate e ad eventuali coperture assicurative. Nonché relative al tasso di interesse. La misura complessiva della spesa viene calcolata dal Tasso Annuo Effettivo Globale, che si esprime in percentuale. Per quanto riguarda il TAN(tasso annuo nominale), anch’esso espresso in percentuale, si riferisce invece al tasso d’interesse puro, applicato sul piano rateale che il beneficiario del prestito si trova a dover sostenere.

Il prestito finalizzato rientra nella categoria del credito al consumo. Ossia fa parte di quel genere di prestiti destinati esclusivamente all’acquisto di beni di consumo, quindi strettamente correlati alle necessità del singolo o di un nucleo famigliare. Si ricorda che in ragione dei questa caratteristica, i finanziamenti appartenenti a questa tipologia non possono essere utilizzati per affrontare delle spese legate alla propria attività professionale.

Il prestiti non finalizzato

I prestiti non finalizzati si caratterizzano principalmente per il fatto di essere erogati direttamente al richiedente, tramite assegno o accredito sul suo conto corrente. Nei confronti del beneficiario non si rileva alcun tipo di l’incombenza in merito alle finalità del finanziamento ricevuto. Quindi su di lui non esiste nessun vincolo riguardo l’acquisto di determinati beni o servizi. Ciò nonostante è possibile che in certi casi risulti vantaggioso dover palesale i motivi per cui si vuole ottenere un prestito, in merito all’entità dell’importo richiedibile e al piano di ammortamento. In quanto diverse soluzioni risultano ricche di vantaggi quando sono finalizzate a compiere delle specifiche attività. Se per esempio si domandasse un finanziamento allo scopo di migliorare l’efficienza energetica di un immobile, si andrebbe senza dubbio incontro a delle dinamiche favorevoli dal punto di vista dei tassi di interesse.

  • La tipologia di finanziamento di cui si tratta si differenzia dalla precedente per il fatto che il beneficiario ha diritto alla disponibilità diretta della somma concessa in prestito. I prestito non finalizzato comporta anche il fatto di non dover presentare fornire particolari garanzie all’ente che eroga il prestito. Durante il periodo di rimborso si va tuttavia incontro a tassi di interessi piuttosto elevati, proprio perché non si prevede la concessione di garanzie. Per essere legittimati a ricevere il prestito non finalizzato è necessario dimostrare la propria affidabilità creditizia e vantare la ricezione di uno stipendio mensile adeguato, che non derivi possibilmente da un contratto di lavoro precario. Di solito la busta paga funge da garanzia in relazione alla capacità del cliente di poter restituire il prestito senza problemi.

Ulteriori caratteristiche del prestito non finalizzato

Sono diversi gli istituti di credito e le società finanziarie che offrono l’opportunità di richiedere dei prestiti non finalizzati. Quindi è possibile sottoporre ad una valutazione le diverse occasioni presenti sul mercato, al fine di scegliere quella che maggiormente si avvicina alle proprie necessità. Per richiedere un prestito non finalizzato ci si deve recare presso un’ente creditizio, sebbene si possa avviare la procedura anche all’interno della piattaforma telematica dell’ente creditizio. Si deve presentare una copia del documento di identità, il codice fiscale e un attestato che dimostri di ricevere uno stipendio o il cedolino della pensione.
In determinate circostanze, nel caso si desideri richiedere delle somme significative, è possibile che l’ente finanziatore richieda ulteriori garanzie. Che possono comportare la nomina di un terzo garante, in grado di ovviare ad eventuali ritardi o inadempienze compiute dal destinatario del prestito, estinguendo lui stesso debito. Per quanto riguarda le tempistiche del piano di rimborso dipendono da ciò che si conviene a livello contrattuale.

Quale soluzione risulta più vantaggiosa?

Tra le due formule non ne esiste una che abbia maggiori vantaggi rispetto all’altra. In quanto gli aspetti favorevoli sono direttamente connessi alle specifiche necessità del richiedente. Nel caso si volesse procedere all’acquisto di un determinato bene, come per esempio un veicolo, nella maggior parte dei casi probabilmente sarebbe vantaggioso scegliere la formula del prestito finalizzato. In quanto si presenta semplice e di rapida attuazione. Inoltre le varie incombenze burocratiche sarebbero svolte direttamente dal rivenditore. Nel caso contrario, tuttavia, qualora si optasse per un finanziamento non finalizzato, si avrebbero a disposizione maggiori possibilità di manovra. Visto che si potrebbe scegliere il concessionario e pagare direttamente l’automobile. Ma in seguito ci si troverebbe ad affrontare un piano di rimborso più oneroso, soprattutto in relazione all’entità e dei tassi di interesse, che si presenterebbe più gravosa.

  • Per quanto riguarda le garanzie, il prestito non finalizzato si presenta meno oneroso. Nel senso che la procedura non comporta la presentazione di garanzie. Nel prestito finalizzato invece si devono spesso presentare delle garanzie significative, che in alcune circostanze possono coincidere con il bene stesso oggetto dell’acquisto. In quanto in caso di mancata estinzione del debito la disponibilità del bene spetterebbe all’ente creditizio. Il bene che si acquista inoltre spesso non è soggetto a particolari sconti.
  • Per quanto riguarda i tassi di interesse infine il prestito finalizzato è sicuramente più vantaggioso, in quanto spesso sono a zero, offrendo l’opportunità di pagare rate costanti. Le singole rate tuttavia risultano considerevoli, in quanto spesso il periodo di ammortamento è meno lungo. Di contro la formula del finanziamento non finalizzato obbliga il cliente ad affrontare dei tassi elevati, in ragione della mancanza di garanzie.

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