Indice dei contenuti
- 1 I requisiti indispensabili per ottenere un prestito
- 2 Le tipologie principali di prestito
- 3 Le altre tipologie di prestito
- 4 Il mutuo
La richiesta di un prestito è una prassi molto comune. Prima di decidere quale strada intraprendere, tuttavia è necessario conoscere le varie possibilità per stabilire quella che più si avvicina alle proprie necessità. Il semplice ricorso ad una consulenza effettuata da parte di un esperto a volte potrebbe non bastare. Sarebbe utile riuscire ad informarsi anche in maniera autonoma, al fine di possedere una conoscenza adeguate riguardo le diverse soluzioni praticabili, approfondendo in particolar modo la disciplina inerente ai tempi e ai modi secondo cui va effettuata la restituzione della somma ricevuta. Il rischio è quello che si vadano a scegliere delle procedure eccessivamente onerose, anche a seguito di un’opera di intermediazione eseguita da un mediatore creditizio.
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A proposito della figura del mediatore creditizio, si tratta di un professionista in grado di coadiuvare chi richiede un prestito o un mutuo, nella ricerca di un metodo di prestito vantaggioso. In pratica è colui che mette in relazione il cliente con la banca o l’istituto di credito. Le nuove disposizioni legislative obbligano a svolgere un’attività del genere soltanto nell’ambito di una società giuridica. Che a sua volta è deve svolgere una supervisione riguardante l’operato dei vari dipendenti. La loro opera si ritiene utile, in quanto l’accesso al credito risulta sempre più complesso, in ragione della proliferazione di situazioni economiche precarie. Per questo motivo la banca o dell’istituto di credito guardano con particolare preoccupazione le richieste di credito, non essendo supportate da sufficienti garanzie.
I requisiti indispensabili per ottenere un prestito
In ragione della diffusione di situazioni economiche precarie, scaturite dalla crisi economica e degli effetti della recente ondata pandemica, gli istituti di credito cercano di valutare in maniera approfondita le credenziali di colui che pone in essere una richiesta di prestito. Con l’obiettivo di rilevare la una situazione patrimoniale adeguata. A seconda della tipologia di prestito che si desidera intraprendere, nonché in ragione delle volontà dell’istituto di credito, è necessario che il cliente possegga determinati requisiti. Tuttavia, ve ne sono alcuni rintracciabili in qualsiasi soluzione si intraprenda. Innanzitutto chi chiede il prestito deve avere un’età compresa tra diciotto e settanta anni (per gli ultrasettantenni sono previsti dei regimi particolari per beneficiare di un finanziamento). In secondo luogo è richiesto il possesso di un conto corrente bancario e di un reddito, integrato dalla ricezione periodica di un salario.
- Un altro parametro cui quasi tutti gli istituti di credito fanno riferimento è il cosiddetto merito creditizio o credit scoring. Ossia l’affidabilità del cliente, stabilita a seguito della considerazione di una serie di aspetti. Prima di tutto si valutano i comportamenti passati del cliente, in ordine ad eventuali rapporti avuti con altri istituti di credito. Si va a verificare in pratica se vi siano state delle inadempienze, o dei ritardi, in occasione di procedure di rimborso nei confronti di un credito ricevuto in prestito.
- A questa valutazione se ne aggiunge un’altra, che riguarda la condotta passata del richiedente in ordine al pagamento delle bollette e delle tasse ordinarie. In secondo luogo si vanno a scovare delle garanzie che si riferiscono all’esistenza di una condizione di solidità patrimoniale del richiedente. Che si manifesta non solo nell’esistenza di un conto e nella ricezione di un salario, ma anche nell’inesistenza di eventuali misure cautelari reali, scaturite da un provvedimento giudiziale. Quelle misure che in pratica impediscono all’imputato la disponibilità di beni mobili e immobili, a seguito di un obbligo di pagamento di una pena pecuniaria, individuabile in un risarcimento o in una spesa di procedimento.
Le tipologie principali di prestito
Esistono numerose soluzioni di prestito, ognuna delle quali prevede l’obbligo di seguire una specifica disciplina. Il soggetto che richiede il finanziamento inoltre deve possedere determinati requisiti. Per quanto riguarda il prestito finalizzato, si fonda sull’acquisto di un bene o di un servizio prestabiliti. Vi sono tre figure che partecipano alla procedura: il cliente, che beneficia del prestito e contrae il debito; il venditore; l’istituto di credito convenzionato con il punto vendita, che eroga il finanziamento. L’acquirente in sede di stipula, deve esibire un documento di identità, il codice fiscale e la documentazione che certifica l’esistenza di un contratto di lavoro nonché la ricezione di un salario. Egli è presente in due rapporti negoziali dunque, con il venditore e con l’istituto di credito. In questo genere di prestiti l’istituto di credito pone in essere una verifica approfondita soltanto se la cifra richiesta risulti elevata. Il costo del prestito si calcola con il Tasso Annuo Effettivo Globale, che comprende il Tasso di Interesse Nominale e le spese a carico del cliente.
Un’altra tipologia diffusa è quella del prestito personale. Il cliente può richiederlo direttamente alla banca o all’istituto finanziario. Nonché mediante l’attività di un intermediario creditizio. La finalità del prestito non deve essere palesata, sebbene tale fattispecie rientri nella disciplina del credito al consumo, per cui la somma deve essere destinata all’acquisto di beni di consumo e non usata per finanziare un’attività. Il costo dell’operazione si calcola alla stessa maniera del prestito finalizzato.
Un’altra soluzione è quella della cessione del quinto. Che è percorribile soltanto da parte di lavoratori dipendenti, pubblici o privati, aventi un contratto di lavoro a tempo indeterminato, nonché da parte di coloro che sono sotto il regime pensionistico. Il rimborso avviene trattenendo una parte del salario, per intervento dell’Inps o del datore di lavoro, ogni mese e per un periodo di tempo determinato. Il valore della rata non deve superare un quinto della somma (netta) dello stipendio o della pensione.
Le altre tipologie di prestito
Le soluzioni percorribili per accedere al sono davvero molteplici. Tra i prestiti bancari rientrano anche quelli che si definiscono immediati e senza garanzie. Di solito si realizzano per piccole cifre, non oltre cinquemila euro, allo scopo di concedere la pronta disponibilità di liquidi, allo scopo di estinguere dei debiti incombenti o il pagamento di bollette. Anche i tempi per ottenerli risultano rapidi. La mancanza di garanzie tuttavia comporta la possibilità di dover sostenere tassi di interesse elevati. Si ha poi la possibilità di intraprendere procedura che conduce all’acquisizione della carta revolving. Con cui si mette a disposizione del cliente una somma da spendere, sottoposta ad un piano di rimborso rateale (mensile), ma ad un tasso di interesse alto. Esiste poi l’ipotesi di richiedere un prestito di consolidamento, nei casi in cui ci si trovi a dover gestire diversi debiti e si vogliano estinguerli in un’unica soluzione mediante un finanziamento richiesto ad un istituto di crediti. Si ritiene una formula utile perché la situazione debitoria si rende unica, nei confronti di una sola entità. Si annovera infine anche il prestito vitalizio. Che consiste in nel rendere un bene immobile come garanzia reale nei confronti dell’istituto di credito.
- Vanno considerate una serie di forme di prestito che si situano al di fuori delle procedure canoniche. Il prestito agevolato è una soluzione di questo tipo. Che si distingue per manifestarsi secondo diverse forme e a condizioni abbastanza agevolate. La fattispecie più diffusa è senz’altro quella del prestito d’onore. In ogni caso si tratta di soluzioni che si rivolgono ad aiutare particolari categorie, che risultano in condizioni di difficoltà economica oppure per sostenere le nascenti attività di giovani imprenditori. Alla stessa maniera possono accedervi anche le imprese femminili o quelle che si trovano in luoghi d’Italia non particolarmente favorevoli, nonché gli studenti. I fondi solitamente sono stanziati da enti pubblici. Infine si ricorda che esistono i prestiti tra privati, che spesso si realizzano mediante l’opera di società che fanno da intermediarie: le società di social lending.
Il mutuo
Tra le varie tipologie di prestito va ricompreso anche il mutuo, sebbene si tratti di una procedura complessa. Che si realizza in un periodo di tempo ampio, previa sussistenza di una serie di requisiti. La soluzione maggiormente praticata è quella del mutuo immobiliare, che si richiede per rilevare una casa. A sua volta questa tipologia si divide in due fattispecie: mutuo ipotecario e mutuo fondiario. Nella prima il richiedente offre in ipoteca l’immobile stesso. Ha una durata che va da cinque a venti anni. La seconda invece inserisce come garanzia sempre l’immobile acquistato ma con un’ipoteca di primo grado e può estinguersi anche dopo trent’anni. Il credito ricevuto si deve restituire in ogni caso con gli interessi.
Anche per intraprendere una strada del genere è opportuno fare ricorso alla consulenza di un esperto, che non deve risultare obbligatoriamente un mediatore creditizio. Si tratta difatti di un impegno oneroso che comporta degli obblighi di rimborso per periodi estesi.
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