Prestiti subito per personale Ata e docenti: descrizione, le soluzioni migliori del 2024

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Il personale amministrativo, tecnico e ausiliario che lavora nella scuola, nonché gli insegnanti, possono beneficiare di finanziamenti agevolati. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze, assieme a diversi istituti di credito, hanno realizzato una convenzione attraverso cui si permette a tali figure professionali, a determinate condizioni, di usufruire di un prestito.

Il prestito nei confronti delle categorie in esame avviene nella maggior parte dei casi tramite la disciplina contenuta nell’istituto della cessione del quinto. Che consiste nella elargizione di un prestito, la cui restituzione può avvenire in maniera comoda ed efficacia, stipulando una trattenuta sul proprio stipendio. Che non può mai essere superiore ad un quinto del suo valore netto.

La disciplina della cessione del quinto

La tipologia di prestito cui possono accedere gli insegnanti e il personale ATA si basa dunque sulla formula della cessione del quinto. La cui disciplina prevede che l’estinzione del finanziamento ricevuto avvenga mediante una serie di trattenute sul proprio stipendio. Il valore delle rate non può superare un quinto del valore netto del salario o della pensione. L’istituto giuridico è stato introdotto nel 1950, allo scopo di facilitare la ricezione di finanziamenti da parte dei dipendenti statali. Il procedimento si distingue per essere sicuro, soprattutto nei confronti dei creditori. In quanto viene concordato esattamente il periodo in cui si esaurisce la restituzione ed il valore delle trattenute. In questa maniera non si lascia l’istituto di credito in una condizione eccessivamente aleatoria. In questa condizione è quindi possibile concordare dei prestiti cospicui.

La procedura mediante cui possono accedere al credito le figure professionali in esame è resa agevole dal sistema informatico NoiPA. Che è stato concepito dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, anche per rendere efficiente la gestione degli stipendi del personale della Pubblica Amministrazione. In questa disciplina rientrano tutti coloro che sono impegnati nelle varie attività su cui si fonda la struttura scolastica.

La procedura di richiesta del prestito

Le categorie professionali in esame, nel momento in cui decidono di richiedere un prestito secondo la formula della cessione del credito NoiPa, devono sottoscrivere un documento. In sede di adesione devono presentare la tessera sanitaria, l’ultima busta paga ed un documento di identità. In seguito si deve firmare il documento, senza l’obbligo di dover presentare delle motivazioni per giustificare la richiesta. Il prestito può arrivare a cifre piuttosto elevate, in quanto la garanzia nei confronti degli istituti di credito convenzionati non presenta, come si è sottolineato precedentemente, dei rischi eccessivi. La cifra massima tuttavia non può superare settantacinque mila euro. La restituzione è ammesso che avvenga entro il limite massimo di dieci anni.

Coloro che svolgono l’attività lavorativa e sono sottoposti alla disciplina di un contratto di lavoro a tempo determinato, maggiore di un anno, sono legittimati a sollecitare l’avvio di una procedura specifica. Che consente di ricevere il prestito mediate le delegazioni di pagamento nel periodo in cui il contratto è valido. Le trattenute in questi casi le effettua l’Amministrazione di appartenenza.

II vantaggi di un prestito NoiPA

Con la procedura di finanziamento in esame, basata sulla cessione del quinto, si hanno una serie di benefici. Prima di tutto il procedimento attraverso cui richiedere il prestito risulta molto agile. Quindi si giunge in modo rapido ad ottenere il credito. In secondo luogo il rimborso è previsto che avvenga in tempi sufficientemente ampi. Si ha inoltre la facoltà di porre in essere la procedura anche quando ci sono altri prestiti e qualora si abbiano dei pignoramenti in atto o dei protesti. Si ricorda che prime di iniziare l’iter è possibile chiedere un preventivo tramite il portale NoiPA, dove vengono illustrate, in modo gratuito, le modalità di accesso al prestito, nonché i tempi e i modi mediante cui porre in essere la restituzione.

I finanziamenti di questo tipo godono anche di altri privilegi. In particolare si tratta di prestiti coperti da polizza assicurativa, nei casi in cui si perdesse il lavoro oppure qualora avvenga il decesso. Il tasso di interesse inoltre risulta fisso per tutta la durata del finanziamento. In sede di sottoscrizione basta la sola firma per rendere valida la procedura.

I prestiti Inps per i docenti

Gli insegnanti possono beneficiare di prestiti anche mediante l’accesso ad una serie di procedure istituite dall’Inps. Che si è sostituito alle competenze che un tempo appartenevano all’Inpdap. Nei confronti dei docenti di ruolo e dei direttori scolastici è concesso un finanziamento che può ammontare al pari della somma di due mensilità nette del salario. Il rimborso deve essere effettuato entro due anni. Il tasso di interesse è decisamente favorevole, in quanto risulta fissato a 1.50%. Tuttavia è obbligatorio che si faccia richiesta soltanto per determinate motivazioni. In particolare è possibile fare istanza in occasione della nascita di un figlio, nel caso di adozione oppure dopo il matrimonio. Tra le motivazione che si ritengono ammissibili si annovera il decesso dei familiari, l’insorgenza di gravi malattie all’interno del nucleo famigliare, le cure odontoiatriche, l’acquisto di un mezzo di locomozione, le tasse universitarie e infine la manutenzione straordinaria della casa.

Vi possono anche essere dei fatti definiti straordinari tra i presupposti indispensabili al fine di vedersi riconosciuto il finanziamento. All’interno di questa categoria possono rientrare diverse situazioni che possono essere definite e valutate nel momento in cui si fa l’istanza. Per quanto riguarda i docenti con un contratto a tempo indeterminato sono legittimati a chiedere anche una cifra elevata, pari alla somma di quattro mensilità del salario netto. Tuttavia, il tasso di interesse risulta più elevato, pari al 4.25%. Inoltre vanno aggiunte le spese si amministrazione. La durata del finanziamento viene decisa in base all’entità della somma che si richiede. Comunque il termine non deve andare oltre la durata del contratto. Nel caso si ricevesse una somma pari a due mensilità il periodo di restituzione si esaurirebbe in due anni. Qualora il valore del finanziamento fosse di una mensilità allora si limiterebbe ad un anno. Va sottolineato che i prestiti di questo tipo, se ci fossero altre tipologie di trattenute, potrebbero venire concessi con la possibilità di raddoppiare il prestito nonché il periodo di restituzione.

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