Indice dei contenuti
- 1 Le tipologie di prestito più diffuse
- 2 Le caratteristiche le prestito arredamento
- 3 L'ammissibilità della richiesta
- 4 Esistono altre soluzioni?
Nel momento in cui, per qualsivoglia ragione, si decide di acquistare una nuova casa spesso ci si trova di fronte alla necessità di arredarla nel più breve tempo possibile. Di solito si vuole conseguire l’obiettivo considerando l’acquisto di mobilia nuova. In molti casi tuttavia non si ha la disponibilità immediata di liquidi, al fine di compiere rapidamente gli acquisti. Di conseguenza risulta indispensabile ricorrere alla richiesta di un finanziamento. Le soluzioni praticabili sono diverse, ognuna di esse si predispone ad andare incontro ad esigenze ben determinate.
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Nella maggior parte dei casi sono le giovani coppie a trovarsi in situazioni di necessità, dove risulta praticamente indispensabile ricorrere alla richiesta di un prestito, al fine di riuscire ad arredare la nuova abitazione. Si tratta spesso di individui che soffrono le conseguenze della crisi economica e si trovano in condizioni lavorative precarie. Non hanno la possibilità conseguentemente di disporre di cifre così elevate nell’immediato. Purtroppo situazioni di questo genere sono sempre più diffuse. Le formule di finanziamento che è possibile praticare si considerano abbastanza vantaggiose. Ma è sempre necessario vagliare attentamente le diverse soluzioni presenti sul mercato, indirizzandosi verso quelle più collaudate e meno vessatorie.
Le tipologie di prestito più diffuse
I prestiti per l’acquisto di mobilia d’arredamento si possono richiedere secondo diverse modalità. I finanziamenti è possibile utilizzarli per rilevare un solo mobile o l’intero arrendamento per la casa. Al fine di essere considerati legittimati, da parte delle banche o dagli istituti finanziati cui si rivolge la richiesta, è tuttavia opportuno dimostrare il possesso di una condizione reddituale adeguata. Ossia è indispensabile che si percepisca uno stipendio mensile. Quindi che si abbia un contratto di lavoro, la cui validità corrisponda quanto meno al periodo in cui si decide di svolgere il piano di ammortamento. Inoltre è indispensabile vantare una affidabilità creditizia, come si usa dire. Nel senso che nel passato del richiedente non devono risultare delle inadempienze, che si sono verificate nel piano di ammortamento di prestiti ricevuti. Anche la presenza di un reddito significativo consente di rassicurare l’istituto di credito per l’erogazione del prestito.
- I prestiti di cui tratta possono essere di due generi: Il prestito finalizzato oppure il prestito personale. Il primo si fonda su un relazione di interesse tra la banca, o l’istituto finanziario, che erogano il prestito e il rivenditore. In pratica il capitale che si ottiene è vincolato all’acquisto di un determinato bene presso un rivenditore convenzionato. Il contratto prevede che la somma venga veicolata dall’istituto di credito direttamente al rivenditore. Mentre chi acquista deve eseguire normalmente il piano di ammortamento nei riguardi dell’istituto di credito. Il prestito personale invece comporta che si riceva il capitale richiesto e lo si spenda direttamente per l’acquisto di mobili. Il piano di rimborso avviene secondo quanto si è pattuito in sede contrattuale. In entrambe le soluzioni, salvo l’esistenza di determinati vincoli disposti dalla banca, non è necessario fornire particolari garanzie.
Le caratteristiche le prestito arredamento
Quando si conclude un contratto di prestito si devono inserire una serie di elementi. Che dal punto di vista normativo si ritengono indispensabili. Altrimenti si rischierebbe di rendere invalida e quindi inefficace la procedura di finanziamento. Prima di tutto deve essere palesato il tasso di interesse cui si decide di sottoporre le rate nonché il tasso annuo effettivo globale. In seconda analisi è indispensabile inserire il valore del prestito e le modalità attraverso cui viene erogato al beneficiario. Inoltre si devono indicare il numero delle rate, la scadenza ed il loro valore.
- Si ricorda che è indispensabile inserire nel contratto di prestito tutte le spese che deve sostenere il beneficiario. Si devono introdurre anche le condizioni cui verrebbe sottoposto in caso di mora, quindi fino a quanto si innalzerebbe il tasso di interesse. E’ oltretutto necessario riportare le eventuali garanzie presentate, qualora fossero state poste come vincolanti dall’istituto di credito. Nonché, nel caso fossero state sottoscritte, anche le coperture assicurative, qualora il beneficiario a seguito dell’emersione di una grave malattia o del decesso verrebbe meno agli impegni. Per quanto riguarda il rimborso del prestito, è possibile anche farlo anticipatamente, sebbene il beneficiario debba essere sottoposto al pagamento di spese ulteriori. La normativa prevede difatti il pagamento di una penale. Il valore comunque non deve superare l’1% della somma ricevuta.
L’ammissibilità della richiesta
La banca o l’istituto di credito che eroga il finanziamento, prima di concedere la disponibilità della somma convenuta al beneficiario, o al rivenditore nel caso si tratti di prestito finalizzato, procede ad una valutazione formale e nel merito della domanda di prestito. Innanzitutto, come accennato in precedenza, la banca verifica la condizione lavorativa del richiedente nonché il suo livello di reddito. Di modo tale da garantirsi sulla capacità del beneficiario di affrontare senza difficoltà il piano di rimborso, nei tempi e nei modi previsti a livello contrattuale. Inoltre si sottopone ad una valutazione la storia bancaria del richiedente. Quindi si cerca di rilevare se in passato ci fossero stati casi di inadempienza, non solo in riferimento a piani di ammortamento ma anche in relazione all’estinzione di debiti di varia natura. Che si riferiscono in particolar modo al pagamento di bollette e alle utenze domestiche.
In secondo luogo si accerta l’affidabilità creditizia del richiedente. In pratica si compie una verifica riguardante la storia che ha avuto il beneficiario in occasione della ricezione di altre tipologie di prestiti. Si controlla se ci dovessero essere stati dei ritardi nei pagamenti delle rate o addirittura delle inadempienze. Una volta accertato che il richiedente si trova in una dimensione di regolarità, sotto ogni profilo, si sblocca la procedura e si da vita al finanziamento.
Esistono altre soluzioni?
Il principale problema che potrebbe avere chi desidera attivare una procedura di prestito, presso un qualsiasi istituto di credito, è l’assenza dei requisiti indispensabili affinché possa essere ritenuto legittimato. Ci si riferisce in particolare a coloro che non possono vantare particolari garanzie a livello reddituale o che addirittura non percepiscono un salario fisso. Esistono a tal proposito delle realtà bancarie, che di concerto con alcuni negozi convenzionati, agevolano le procedure di accesso al credito (finalizzato all’acquisto di mobili). Sarebbe consigliato, tuttavia, che si facesse una richiesta di finanziamento soltanto quando ci si trova nelle condizioni adeguate per farlo. Altrimenti ci si potrebbe trovare in rapporti di eccessiva dipendenza nei confronti dell’istituto di credito o dell’intermediario finanziario. In ogni caso è sempre necessario verificare attentamente le condizioni cui si viene sottoposti, onde evitare di trovarsi nelle condizioni di non poter risultare adempienti.
Il bonus mobili 2020
- Nell’ambito delle agevolazioni di cui è possibile beneficiare per l’acquisto di mobili si annovera il bonus mobili. Che comporta una detrazione irpef fino al 50%, non un prestito quindi, nei confronti di coloro che acquistano dei mobili o degli elettrodomestici per arredare una casa sottoposta ad una ristrutturazione edilizia. La procedure si attivano soltanto quando si sta facendo una operazione di risanamento o di recupero di un immobile quindi. La decurtazione, che si richiede formalmente in occasione della dichiarazione dei redditi, una volta resa efficace, si dipana in dieci quote per ogni anno. Che hanno il medesimo valore, per un costo complessivo che non deve superare diecimila euro. Qualora si praticasse la ristrutturazione di più edifici colui che risulta legittimato, ha diritto ad ottenere la detrazione irpef per ogni immobile.
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