Prestiti subito per le neo mamme: guida generale, richiesta, fasi, simulazione prestito

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Il periodo in cui una donna aspetta un figlio o quello immediatamente successivo al parto, si ritiene particolarmente delicato. In quanto la persona coinvolta potrebbe trovarsi in una condizione di vulnerabilità, anche in ragione delle spese straordinarie da affrontare per il sostentamento adeguato del neonato. Per questo motivo hanno accesso a dei prestiti agevolati. Che risultano facili da ottenere e sottoposti ad un piano di ammortamento vantaggioso.

La nascita di un figlio comporta l’emersione di una serie di problematiche da affrontare. Che possono riguardare anche l’acquisto di diversi elementi indispensabili. Si parla soprattutto di generi adeguati o accessorio di vario genere, necessari a proteggere il neonato durante le ore di riposo. I primi tre anni di età, in particolar modo, si ritengono un periodo cruciale della crescita del bambino. Di conseguenza, nel caso ci fossero delle difficoltà economiche all’interno del nucleo familiare, sono messi a disposizione degli strumenti da parte dell’ordinamenti in grado di assicurare il pieno sviluppo del bambino. Anche sotto il profilo dei prestiti, sono offerte delle procure agevolate, allo scopo di sostenere le neo mamma nel difficile compito di crescere neonato e di permetterle di proseguire la propria vita professionale.

Le tipologie di prestito per le neo mamme

I finanziamenti che vengono concessi alla categoria in esame si considerano dei prestiti personali dal punto di vista giuridico. Quindi non sono vincolati alla presentazione di specifiche motivazioni quando si correda la domanda. Si distinguono tuttavia dalle fattispecie canoniche per il fatto di essere concessi in tempi rapidi e a condizioni favorevoli. Nonché in ragione del fatto che non è vincolante la presentazione di una garanzia reale. Per di più il piano di ammortamento, come si è accennato in precedenza, risulta agevole, sottoposto oltretutto a dei tassi di interesse vantaggiosi.

Le tipologie di finanziamento che sono state concepite per le neo mamme sono sostanzialmente due: il prestito INPS Giovani Mamme e il prestito Fondo Sostegno Natalità Consap. La disciplina delle due fattispecie differisce su diversi punti, anche in relazione ai requisiti che si debbono vantare per essere riconosciute legittimate.

Il prestito Inps Giovani Mamme

Questo genere di prestito, destinato ad essere usufruito dalle neo mamme, viene concesso dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale. Dunque per risultare beneficiarie è necessario essere iscritti. In particolare occorre appartenere al nuovo fondo mutualità Inps. La neo mamma, una volta accolta la domanda di finanziamento, diviene beneficiaria a ricevere una somma, corrispondente al 75% del capitale sottoscritto. La cifra massima che si può ottenere non deve superare settemilacinquecento euro. Relativamente al piano di ammortamento, alla neo mamma viene concessa la possibilità di scegliere tra quattro diversi periodi, entro cui porre in essere la restituzione: dodici, ventiquattro, trentasei oppure quarantotto mesi. Mentre il tasso di interesse risulta contenuto. Per cui rappresenta senz’altro una formula nel suo complesso vantaggiosa.

  • La richiesta di questo tipo di prestito comporta l’obbligo di seguire un iter burocratico specifico. Che comprende la compilazione di un apposito modulo messo a disposizione dallo stesso Istituto e scaricabile dalla piattaforma on-line. Inoltre deve essere allegata la copia di un documento di identità nonché il certificato di stipendio di colei che inoltra la domanda di prestito. La documentazione in seguito deve essere spedita alla direzione centrale sostegno alla non autosufficienza, invalidità civile ed altre prestazioni. Qualora si possedesse una casella di posta elettronica certificata, sarebbe possibile svolgere la procedura interamente via web, inviando l’intera documentazione alla pec fornita dell’Istituto.

Il prestito Fondo Sostegno Natalità Consap

La seconda tipologia di finanziamento, cui possono beneficiare le neo madri, può essere concesso dal Fondo di Sostegno alla Natalità Consap. Che si tratta di un organismo istituito dal Dipartimento per le politiche della famiglia, di diretta emanazione dell’esecutivo. Il credito è gestito dalla Concessionaria dei servizi assicurativi pubblica. Quindi è un genere di prestito messo a punto dallo stato italiano, allo scopo di aiutare le donne che si apprestano ad avere un figlio o ne hanno appena avuto uno. I vantaggi di questo finanziamento sono numerosi. Prima di tutto è possibile richiedere una somma fino ad un massimo di diecimila euro. In secondo luogo, il piano di ammortamento può durare anche sette anni. Per quanto riguarda le garanzie, anche in quest’ambito della procedura si può godere di diverse facilitazioni. In quanto lo stato garantisce fino al 50% della somma ricevuta. Soltanto nei riguardi dell’altra metà si ha l’obbligo di presentare delle garanzie.

  • A proposito dei tassi di interesse, risultano di certo ridotti se paragonati a quelli cui altrimenti si verrebbe sottoposti. Di conseguenza, anche sotto questo profilo, è rintracciabile un vantaggio. La presentazione della domanda e i relativi effetti sono tuttavia sottoposti alla nascita di un figlio. Nel senso che non è ammesso intraprendere il percorso di richiesta del prestito quando ancora si attende la nascita di un figlio. La legittimazione tuttavia rimane effettiva fino al compimento del terzo anno di età del bambino. Non è inoltre necessario presentare l’ISEE, in quanto l’accoglimento della domanda non è sottoposto a determinati livelli di reddito. Il portale telematico della Consap offre infine la possibilità di rilevare gli istituti di credito e le banche convenzionate, cui è possibile richiedere direttamente il prestito con il regime agevolato indicato dall’organismo statale.

Esistono altre soluzioni?

Non esistono altre tipologie di prestito cui possono avere accesso le neo mamme. A parte alcune formule agevolate offerte da diversi istituti di credito nei confronti delle madri lavoratrici. L’unica soluzione praticabile riguarda quei finanziamenti, solitamente stanziati da enti regionali o statali, nonché dall’Unione Europea. Che hanno l’obiettivo di sostenere le attività imprenditoriali femminili. E’ possibile tuttavia beneficiare di prestiti del genere soltanto partecipando a dei bandi. Anche le giovani madri imprenditrici sono dunque legittimate a promuovere una domanda di finanziamento.

Si ricorda che questo genere di prestiti sono sottoposti a diversi regimi. Alcuni di essi sono a fondo perduto, per cui non sono vincolati al rispetto di un piano di ammortamento. Altri invece sono agevolati. Quindi presuppongono dei periodi rimborso sufficientemente lunghi, con tassi di interesse ridotti. Diverse formule infine si possono definire ibride. Ossia prevedono che si possa beneficiare di una parte del prestito ad condizioni agevolate mentre la restante a fondo perduto.

Le misure per fronteggiare la pandemia

In quest’ambito è possibile inserire anche una serie di agevolazioni cui possono beneficiare le famiglie di recente costituzione, alcune delle quali concepite a seguito dell’emergenza pandemica. All’interno del Decreto Rilancio, in particolare, è possibile rintracciare l’esistenza di una serie di provvedimenti volti a favorire le famiglie che hanno dei bambini piccoli. Tra questi si annovera il bonus per l’acquisto di servizi destinati alla custodia di bambini piccoli, in grado di permettere a genitori di beneficiare di facilitazioni nel pagamento di baby sitter. E di poter contare sulla possibilità di continuare a lavorare senza dover far fronte ad un cumulo di attività.

Il bonus inoltre si può utilizzare anche per l’iscrizione in centri estivi. Che a loro volta sono stati finanziati al fine di conseguire un potenziamento delle proprie strutture. Si ricorda che coloro che svolgono delle attività all’interno di una struttura sanitaria sono legittimati a beneficiare di somme superiori nei medesimi ambiti descritti. In quanto la categorie coinvolte in prima linea per fronteggiare la diffusione dell’epidemia rimangono tuttora messe a dura prova, sopratutto nel caso in cui devono far fronte anche a degli impegni familiari.

Tra i provvedimenti presenti nell’ambito del Decreto Cura Italia si considerano le novità riguardanti la disciplina dell’indennità del congedo parentale, apportate in relazione all’emergenza pandemica. Risulta usufruibile da parte di coloro che hanno dei figli di età non superiore a dodici anni. La disposizione comporta la facoltà, da parte di coloro che sono lavoratori e lavoratrici dipendenti, di prendersi cura del proprio bambino nei primi anni di vita, cercando di garantirgli ogni tipo di sussistenza, anche sotto il profilo affettivo e relazionale.

  • Il periodo di efficacia del congedo, diviso tra i due genitori, deve essere non superiore a sei mesi. Il lasso di tempo tuttavia può variare in relazione al tipo di condizione lavorativa in cui si trovano i membri della famiglia. I soggetti coinvolti dal provvedimento, che si ricorda tuttora rimane oggetto di nuove integrazioni, a causa delle conseguenze della seconda ondata pandemica, possono risultare anche adottivi o affidatari. Inoltre la normativa si ritiene valida alle stesse condizioni nei confronti di ogni figlio che si ha. Il congedo può attivarsi anche nell’eventualità che un figlio minorenne venisse sottoposto ad un regime di quarantena per un contagio, in occasione della pratica di una disciplina sportiva o di attività ricreative.

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