Come accedere ai prestiti subito quando si è badanti: migliori prodotti, offerte del 2024 per badanti

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Prestiti agevolati: TAN e TAEG

Quando parliamo di prestiti agevolati, facciamo riferimento a quei finanziamenti che vengono erogati dall’ente creditore per consentire l’accesso al credito anche a categorie svantaggiate. Parliamo ad esempio di coloro che hanno perso ad esempio da poco il lavoro e devono presentare il Tfr per accedere a questo tipo di prestito. Se siamo ad esempio cassaintegrati, colf quindi badanti, abbiamo diritto ad accedere a formule diverse di credito. Le quali sono studiate per venire incontro alle esigenze di questa classe di clienti.
I tassi di interesse, TAN e TAEG, in questi casi sono spesso fissi.

Questo significa che la rata mensile da pagare presenta lo stesso importo uguale per tutti i mesi, fino alla data di estinzione del debito. Per calcolare il tasso di interesse sulla quota al netto ogni mese, basta seguire una semplice formula: R = I x 100: C x T; dove R indica il tasso di interesse, I è l’interesse stesso, C il capitale e T il tempo in anni.

Quali documenti presentare per ottenere il prestito per badanti?

Pur trattandosi di micro-prestiti rapidi, con cifre non troppo alte finanziabili, la banca vuole della garanzie. E quando queste non sono sufficienti, può richiedere la presenza di un garante. La banca infatti deve assolutamente tutelarsi da casi di insolvenza. Esiste una documentazione precisa, a questo fine, che il futuro debitore deve allegare alla domanda. Di solito consiste nella presentazione di CUD, 730 o dichiarazione dei redditi, cedolino della pensione se pensionati, contratto di lavoro part-time o full time.

Inoltre tutti i richiedenti devono avere una maggiore età, e non superare i 75 anni. Per quanto riguarda le badanti, devono presentare un contratto che attesti di lavorare regolarmente come colf. Inoltre è essenziale avere se siamo straniere, permesso di soggiorno. La cittadinanza ovviamente per le badanti invece italiane. È anche di grande rilevanza, che non ci siamo accordi all’estero di guadagni. Infatti per quanto riguarda il reddito di una colf, questo deve essere prodotto interamente, o nella sua percentuale maggiore in Italia.

Occorre in primis fare una distinzione tra colf italiane e straniere. Infatti, per queste ultime vengono richiesti più documenti e condizioni. In primis se provengono da uno Stato entro la Comunità Europea, devono essere in possesso di una residenza principale all’interno del territorio italiano. La badante deve inoltre produrre l’adeguata documentazione orientata ad attestare la sua residenza. Inoltre, per quanto riguarda il reddito di una colf, questo deve essere prodotto interamente, o nella sua percentuale maggiore in Italia. Infatti la badante che, pur avendo residenza in Italia, svolge attività lavorative in Paesi Esteri, non può attivare questo tipo di finanziamento. Abbiamo in lista, anche un terzo requisito molto importante per ottenere un finanziamento per le colf straniere, ovvero il permesso di soggiorno. Infatti chi richiede il prestito deve assolutamente risultare in regola. Ovviamente coloro che sono nati nel Paese facente parte dell’Unione Europea non hanno bisogno di alcun permesso di soggiorno.

Cessione del quinto per colf e badanti: cosa sapere

Ottenere un prestito con cessione del quinto, cosa significa? In termini pratici, parliamo di un finanziamento che viene rimborsato con delle rate, il cui importo di rimborso non supera un quinto del proprio stipendio. Se ad esempio una badante guadagna 1000€, e lo documenta alla banca, con tanto di busta paga o 730, allora le rate di rimborso non possono superare i 200€ massimi. Inoltre si tratta di una tipologia di finanziamento richiedibile solo se siamo dipendenti pubblici o pensionati. Quindi a maggior ragione dobbiamo fornire il nostro contratto di lavoro. Il datore di lavoro dopo aver fatto una trattenuta di un quinto sul nostro stipendio, si preoccupa lui in autonomia a rimborsare la banca ogni mese. Versando quindi nei suoi confronti il valore al netto della rata. Può invece risultare molto più difficile ottenere una cessione del quinto se siamo state assunte da poco. La banca deve avere delle garanzie e poter contare sul fatto che saremo quindi in grado di rimborsare la cifra finanziata.

Conclusione

Le badanti o colf, italiane o straniere, hanno diritto al credito. Possono sfruttare, se sotto contratto regolare, la comoda cessione del quinto. Di modo da fornire alla banca una garanzia. In alcuni casi può anche essere chiamata in causa dalla banca la figura del garante. Parliamo di colui che tutela sia il debitore che la banca. Nel primo caso paga al posto del debitore quando questo si trova in situazione economia di difficoltà, nel secondo caso copre la banca da casi di insolvenza. Se la colf è straniera, deve presentare per la domanda di prestito, una documentazione più dettagliata. I suoi guadagni devono essere interamente ottenuti sul territorio italiano, nessun guadagno estero.

Inoltre il permesso di soggiorno è un documento determinante, senza il quale la pratica non può essere avviata per nessuna ragione. La banca non concede certo prestiti, senza avere garanzie anche sulla persona. I tassi di interesse spesso sono agevolati, e la domanda può essere richiesta comodamente da casa.

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