Prestiti subito con tasso di interesse abbattuto: cosa sono, spiegazione, vantaggi e limiti

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I finanziamenti con tasso di interesse ridotto oppure abbattuto rientrano nella categoria dei prestiti agevolati. Si considerano una variante dell’istituto della cessione del credito. La particolarità di questa soluzione di prestito consiste nel sottoporre il beneficiario ad una serie di condizioni favorevoli. L’aspetto più vantaggioso riguarda senz’altro il tasso di interesse contenuto o, in alcune circostanze, persino inesistente. I prestiti agevolati nella maggior parte dei casi provengono da fondi stanziati da enti pubblici (le Regioni, i Comuni, le Provincie e l’Unione Europea). Ma possono essere integrati anche con erogazioni di istituti di credito. In questi casi si parla di cofinanziamento. Con questo genere di soluzione si consente a diverse categorie svantaggiate di ricevere un prestito. Dunque si rivolge a coloro che si trovano in una condizione lavorativa precaria, ai disoccupati, agli studenti, a chi desidera iscriversi ad un corso di laurea ma non ha i soldi per farlo.

Anche i privati e le imprese che vogliono avviare oppure ingrandire un’attività economica sono legittimati ad attivare questa tipologia di finanziamento. Il prestito agevolato presuppone la possibilità di porre in essere la restituzione con modalità e tempistiche assai flessibili. L’accesso a questa finanziamento presuppone il possesso di una serie di requisiti. Che riguardano il più delle volte la rappresentazione di una determinata condizione economica e lavorativa da parte del richiedente. Nonché diversi altri parametri, tra cui l’età, come nel caso in cui si prendono in esame studenti iscritti ad un corso di studi universitario.

Per chi invece desidera iniziare un’attività economica oppure sviluppare la propria azienda, è opportuno presentare un piano di sviluppo, un business plan. Che deve dimostrare dei fondamenti solidi e quindi discrete opportunità di riuscita. Per questo motivo viene sottoposto ad una verifica, a seguito della quale il richiedente riceve l’accettazione o meno da parte dell’ente che concede il credito.

Il finanziamenti a fondo perduto e il prestito agevolato

Questo genere di elargizioni sono concepite per i giovani oppure per gli imprenditori che vogliono dare vita ad un’attività economica oppure rinnovarne una già esistente. Si tratta di fondi stanziati in larga parte da enti pubblici italiani oppure europei. Quando si beneficia di questo tipo di finanziamenti non si è sottoposti ad un obbligo di restituzione o quanto meno solo in parte. Si rivolgono anche agli imprenditori che si trovano in grave difficoltà oppure a chi fatica a far emergere la propria attività. Anche l’imprenditoria femminile, oppure quella intrapresa dai giovani, nonché le attività nate in zone del nostro paese particolarmente disagiate, possono venire ricomprese. Alcune forme di prestito prevedono una restituzione di una parte soltanto del capitale ricevuto. Quindi sono crediti costituiti di prestiti agevolati e di finanziamenti a fondo perduto. Ovviamente devono sussistere una serie di requisiti, anche di carattere formale, affinché si possa essere ritenuti legittimati. Il finanziamento a fondo perduto, in specifiche circostanze, si può considerare una soluzione per abbattere i costi dei prestiti.

Per quanto riguarda i finanziamenti agevolati si distinguono principalmente per il fatto che la restituzione avviene con un tasso di interesse ridotto o addirittura a zero. Il prestito a tasso zero prevede il rimborso della somma ricevuta senza dover pagare dei costi aggiuntivi. Si considerano soluzioni utili per le PMI che versano in condizioni di difficoltà. O tramite i fondi europei, per le aziende femminili o quelle fondate da giovani imprenditori, in occasione di azioni di supporto

Il prestito d’onore

Il prestito d’onore è disciplinato dal Decreto Legislativo 185/2000. Si tratta di un credito che può essere fondo perduto oppure con tassi di interessi agevolati. Vi possono accedere coloro che vogliono iniziare una attività d’impresa, individuale oppure in società. Nondimeno le piccole imprese in difficoltà o quelle che vogliono sviluppare le proprie attività vengono contemplate dalla disposizione. Questa tipologia di finanziamento si rivolge anche ad altre categorie, in ragione di quanto indicato dalla legge 390/1991. Si comprendono in particolare gli studenti, i quali si trovano nella condizione di dover affrontare le spese necessarie per terminare il ciclo di studi. Nonché i giovani che si trovano in una condizione lavorativa complessa. Per quanto riguarda gli studenti, i maggiori vantaggi si rilevano nel fatto che non devono dimostrare di avere un reddito. Né gli viene richiesta la figura di un garante. La restituzione del credito è ammesso che avvenga anche dopo due anni dal termine del corso di studi. L’estinzione del debito inoltre è previsto che si risolva in un periodo compreso tra uno e quindici anni.

Un altro aspetto favorevole riguarda l’abbattimento del tasso di interesse, che risulta inesistente. L’entità della somma richiedibile dipende dalle condizioni dello studente e dalle intenzioni della banca. Per quanto riguarda le microimprese possono ricevere un prestito massimo di 129.114 mila euro. La restituzione si risolve nell’arco di sette anni. Una metà del credito è a fondo perduto, l’altra invece è con un tasso di interesse del 30%. La medesima disciplina vale per il franchising. A proposito del lavoro autonomo infine è ammissibile che si possa ricevere un investimento massimo di 25.823, tuttavia, il credito a tasso agevolato non deve risultare superiore a 15.494 euro. In pratica con il prestito di onore si offre la possibilità di utilizzare crediti a fondo perduto e prestiti agevolati. Sui i primi non si deve restituire la somma. Mentre sugli altri i tassi di interesse sono i più bassi, o addirittura abbattuti, rispetto a quelli di mercato.

I finanziamenti per l’imprenditoria femminile

L’imprenditoria femminile si considera legittimata a poter richiedere dei prestiti agevolati. Dal punto di vista normativo, rientrano in questa categoria le società cooperative, le imprese individuale a gestione femminile e le società di persone, che sono composte per il 60% di donne. Alla stessa maniera vengono ricomprese le Spa le cui quote di partecipazione appartengono per due terzi a donne. L’accesso a tali finanziamenti è garantito anche da parte delle casalinghe. Che dimostrano di avere la necessità di sostenere una serie di spese per il sostegno del proprio nucleo familiare.

A proposito dell’accesso al finanziamento, proveniente in diverse circostanze capitali a fondo perduto, avviene secondo diverse forme:

  • Cultura Crea – Si tratta di un finanziamento destinato a coloro che voglio fare impresa, in ambito turistico e culturale, nelle regioni meridionali del nostro paese.
  • Resto al sud – E’ un finanziamento in parte a fondo perduto che si concede a chi a meno di 46 anni e desidera iniziare un’attività economica al sud oppure nelle zone del centro Italia colpite dal terremoto.
  • Smart&Start Italia – E’ un prestito agevolato, concepito per coloro che vogliono avviare un’impresa operante nell’ambito dell’innovazione tecnologica. Il 20% del prestito si considera a fondo perduto qualora l’attività risulti costituita al sud.

A tal proposito, le Regioni concedono la possibilità di beneficiare di una serie di finanziamenti, anche a fondo perduto. L’accesso tuttavia presuppone il superamento di un concorso. Che viene organizzato ogni anno, valido per una serie di categorie di persone, tra cui le imprenditrici maggiorenni.

La riduzione dei tassi di interesse sui prestiti durante la pandemia

Diversi istituti di credito, che operano non solo a livello nazionale, in occasione della prima ondata pandemica, hanno deciso di favorire l’accesso al credito alle piccole e medie imprese, con la diminuzione dei tassi di interesse sui prestiti richiesti. In pratica si è concessa una agevolazione in un periodo dove le imprese hanno sofferto oltremodo la chiusura forzata e prolungata delle proprie attività.

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