Prestiti subito per giovani per l’acquisto della prima casa: è possibile? Spiegazione, vantaggi, limiti

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I giovani che desiderano acquistare una casa nella maggior parte dei casi non si trovano nelle condizioni di poter affrontare le spese necessarie. In quanto la loro condizione lavorativa spesso risulta non adeguatamente solida, trovandosi sottoposti a rapporti di lavoro atipici e di conseguenza precari. In ragione di questa condizione, nei primi anni di vita professionale difficilmente sono in grado di conseguire un reddito significativo. Per di più in molte circostanze, al termine del percorso di studi, si assiste addirittura alla difficoltà di trovare uno sbocco occupazionale. L’unica soluzione praticabile è quella che comporta la richiesta di un prestito.

Le categorie di cui si tratta si ritengono ammesse anche alla partecipazione di bandi, al fine di beneficiare di finanziamenti a fondo perduto o comunque prestiti agevolati. Ovviamente per concorrere devono vantare il possesso determinati requisiti. I finanziamenti di solito provengono da capitali stanziati a livello europeo oppure da parte di enti pubblici locali. L’accesso a tali procedure si rivolge anche ad altre categorie di giovani, in particolar modo coloro che desiderano mettere in piedi una iniziativa economica oppure sviluppare un’impresa già avviata.

Il fondo mutui per la prima casa

Anche per il 2020 sono stati stanziati dei capitali al fine di rendere nuovamente efficace il fondo mutuo prima casa. Nel Decreto Crescita, in particolare, si è permesso di rivitalizzare questa misura, che si potrebbe definire di salvaguardiaLa finalità preminente difatti è quella di permettere a diverse categorie di giovani l’accesso ai prestiti e ai mutui, pur sottostando a delle condizioni contrattuali precarie, a seguito delle quali si trovano nell’impossibilità di offrire delle garanzie adeguate. Mediante l’attivazione di questa procedura è dunque possibile avvalersi di una copertura, fino alla metà del capitale che si utilizza per acquistare l’immobile. Lo stato in pratica si fa garante nei riguardi dell’istituto di credito che concede il capitale. La misura è valida non solo in occasione dell’acquisto di un immobile ma anche per quei mutui finalizzati a ristrutturare o a migliorare l’efficienza energetica di un’abitazione.

  • La procedura è concepita per i giovani che hanno meno di trentacinque anni, con un contratto di lavoro atipico e conseguentemente precario. Nonché ai genitori separati con uno o più figli minori a carico. La formula è altresì rivolta alle giovani coppie, di cui almeno un componente non abbia  superato l’età di 35 anni. Infine si considerano legittimati anche gli inquilini di case popolari.

La formulazione della domanda

Per sollecitare l’avvio di una procedura di finanziamento, che avvenga meditante l’egida del fondo mutui per la prima casa, è necessario inviare la domanda ad uno dei vari istituti di credito che risultano aderenti all’iniziativa dello Stato. Una volta ricevuta l’istanza, l’ente a sua volta invia la domanda al gestore del fondo. Che valuta la sussistenza dei vari requisiti previsti a livello normativo. Nei quindici giorni successivi si emette un responso in merito alla validità o meno della richiesta. Dopodiché si comunica alla banca il da farsi. Successivamente, nel caso la verifica sia risultata positiva, si avvia la procedura di erogazione del credito con la garanzia statale. Si ricorda che il capitale viene elargito entro trenta giorni dalla decisione sulla validità della richiesta.

  • I mutui sono ipotecari, quindi occorre sottoscrivere un’ipoteca sull’abitazione acquistata, a beneficio della banca che ha erogato il finanziamento: l’immobile stesso rappresenta la garanzia reale. Per quanto riguarda il piano di ammortamento si svolge oltre i cinque anni. L’ipoteca viene registrata da parte di un notaio presso il Registro degli Immobili, con una validità ventennale. In caso di inadempimento del debitore l’istituto di credito è quindi legittimato ad espropriare il bene e poi rivenderlo, onde beneficiare dei ricavi che ne conseguono. Il valore del mutuo non può essere superiore a duecentocinquantamila euro. I tassi di interesse variano a seconda della volontà della banca e di cosa si è convenuto a livello contrattuale con il richiedente.

Le formule di finanziamento migliori

Alcune banche concedono la possibilità di affrontare un periodo in cui il piano di rimborso risulta meno gravoso, la cui durata può essere anche di dieci anni: il beneficiario deve pagare le rate costituite di soli interessi. L’iter completo di restituzione del debito può estendersi ben oltre trent’anni. In formule di questo genere si concedono delle somme che arrivano a coprire l’intero costo dell’abitazione. A discrezione del debitore il tasso può essere fisso oppure variabile.

Diverse soluzioni di prestito invece sono concepite appositamente per le giovani coppie, il cui desiderio preminente è quello di vivere assieme e rilevare un appartamento. Si devono tuttavia vantare diversi requisiti, come l’età, che deve risultare inferiore a quarant’anni, nonché il possesso di un contratto di lavoro. Il mutuo può essere a tasso fisso, variabile oppure misto.

Altre tipologie di finanziamento

Diverse formule di prestito sono concesse dalle banche appositamente per i giovani o le coppie appena formate, il cui obiettivo è acquistare la prima casa. Tali soluzioni tuttavia avvengono al di fuori della disciplina del fondo mutui per la prima casa. In ogni caso cercano di permettere l’accesso al credito senza troppe difficoltà. Alcune banche mettono a disposizione delle piattaforme all’interno dei propri portali telematici, di modo tale da permettere di effettuare la richiesta direttamente on-line. La cifra che può essere richiesta non risulta così elevata, sebbene si ritenga adeguata quanto meno a contribuire in maniera rilevante all’acquisto dell’immobile. In pratica non è possibile richiedere più di sessantamila euro. La somma si può utilizzare anche per la costruzione di una casa o per l’acquisto di una seconda abitazione.

  • A proposito del piano di ammortamento, in molti casi si lascia alla discrezione del cliente decidere quale sia la tempistica che si avvicina maggiormente alle proprie esigenze. In ogni caso non deve essere superiore a otto anni, sebbene in alcuni casi si possa prorogare. Si hanno inoltre delle agevolazioni riguardo la possibilità di saltare una rata, ogni anno, dopo averne pagate almeno sei in precedenza. Infine è concessa la possibilità di modificare l’importo della rata, con l’obiettivo di andare incontro alle eventuali difficoltà che i giovani possono incontrare a livello lavorativo durante il piano di rimborso.

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