Prestiti subito: meglio con o senza Cud?

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Prima di tutto occorre chiarire cos’è il CUD. La sigla sta per certificato unico dipendente. Nel 2015 è stato sostituito con il CU (certificazione unica), che svolge la medesima funzione. Si tratta di un documento che certifica i redditi percepiti nel corso dell’anno trascorso, da parte di un qualsiasi lavoratore o di coloro che sono pensionati. La certificazione viene presentata dal datore di lavoro o dall’istituto di previdenza sociale. Anche i collaboratori e i tirocinanti sono legittimati a ricevere questo documento.

All’interno della certificazione unica sono presenti i dati anagrafici del lavoratore o del pensionato nonché quelli di chi rilascia il documento. Inoltre sono menzionati i redditi ricevuti nel corso dell’anno trascorso, le trattenute Irpef, i contributi previdenziali, gli oneri detraibili e quelli deducibili. Infine si deve riportare la destinazione dell’eventuale contributo devoluto in beneficienza.

Quando è necessario richiedere un prestito con la certificazione unica?

La presentazione della certificazione unica si presenta come obbligatoria nei casi in cui a richiedere un finanziamento siano i lavoratori non dipendenti, senza un contratto di lavoro a tempo indeterminato. In quanto si tratta di categorie che, non ricevendo le canoniche buste paga, hanno l’onere di dimostrare in altro modo la loro situazione reddituale. Attraverso la presentazione della certificazione unica, l’ente creditizio riesce a comprendere l’entità del reddito percepito dal richiedente durante l’anno trascorso. In occasione dell’esibizione della domanda si devono consegnare anche altri documenti: il codice fiscale e un documento di identità. La società finanziaria, la banca, o l’istituto di credito, a cui si inoltra la domanda di finanziamento, in questa maniera è in grado di valutare appieno la capacità di rimborso e l’affidabilità creditizia del potenziale beneficiario del prestito.

  • In pratica la certificazione unica viene richiesta a coloro che sono liberi professionisti oppure ai lavoratori autonomi. Qualora queste categorie di lavoratori dimostrassero di possedere un reddito adeguato, sarebbero ammessi a ricevere un prestito senza l’incombenza di dover offrire ulteriori garanzie. In caso contrario, l’ente creditizio si troverebbe nelle condizioni di pretendere l’ipoteca di beni immobili di titolarità del richiedente. Oppure potrebbe chiedere la nomina di un terzo garante. In ogni caso per le formule che prevedono la concessione di prestiti veloci, con piccoli importi, si ritiene bastevole presentare soltanto la certificazione unica, oltre ovviamente ad esibire le documentazioni canoniche e a possedere i vari requisiti soggettivi.

Le caratteristiche dei prestiti con certificazione unica

I presiti con certificazione unica non si distinguono per essere più o meno convenienti delle formule rilasciate senza. Il tasso di interesse da sostenere risulta sempre commisurato al rischio che si assume l’ente creditizio in occasione della concessione di un finanziamento. Quindi maggiore è l’esposizione di chi concede il credito più alto risulta il tasso applicato. Nel caso in cui, a seguito dell’esame della certificazione unica, si rilevasse una significativa capacità di rimborso, nonché il fatto che il richiedente sia in grado di vantare una buona affidabilità creditizia, si potrebbero concedere dei prestiti a condizioni vantaggiose, senza dover offrire particolari garanzie.

Nell’ipotesi in cui a richiedere un prestito fosse qualcuno presente nelle liste dei protestati o dei cattivi pagatori, allora sarebbe inevitabile incontrare delle resistenze da parte dell’ente creditizio. Che comportano in alcuni casi l’obbligo di nominare un terzo garante e l’offerta di garanzie onerose. Per quanto riguarda il garante è necessario che si sostituisca al richiedente del prestito. Deve inoltre vantare il possesso di una serie di requisiti, tra cui una situazione reddituale consona, grazie a cui si ritiene in grado di far fronte ad eventuali inadempimenti da parte del soggetto che beneficia del prestito.

I prestiti senza certificazione unica

I prestiti concessi senza la necessità di esibire la certificazione unica si rivolgono a coloro che risultano come lavoratori dipendenti, all’interno di una struttura pubblica o privata, nonché ai pensionati. In quanto tali categorie possono presentare le ultime buste paga o il cedolino della pensione, a testimonianza della propria capacità di rimborso. Inoltre la solidità di un rapporto contrattuale a tempo indeterminato rassicura la banca in misura significativa, a tal punto da non indurla a richiedere ulteriori garanzie. Per quanto riguarda le formule di prestito praticabili soltanto da parte di coloro che sono lavoratori dipendenti, o da parte dei pensionati, sono la cessione del quinto e la delega di pagamento.

  • La cessione del quinto è una soluzione piuttosto vantaggiosa, in particolar modo per gli enti creditizi. In quanto la rata viene pagata in maniera automatica direttamente dal datore di lavoro o dall’ente pensionistico a chi ha erogato il prestito. L’importo richiedibile tuttavia varia a seconda dell’entità dello stipendio o della pensione del richiedente. Perché il piano di ammortamento non può essere costituito di rate che hanno un valore maggiore del 20% rispetto al valore netto delle somme che si percepiscono. Per avere la disponibilità di importi maggiori è necessario chiedere la delega di pagamento. Che consente a chi è già beneficiario della cessione del quinto di richiedere somme maggiori. Ciò nonostante si è costretti a sostenere un piano di ammortamento meno lungo ma più oneroso. In questi casi deve esserci l’autorizzazione del datore di lavoro. Si tratta infine di una formula che non può essere praticata da chi è pensionato.

Sono migliori i prestiti con o senza certificazione unica?

Non è possibile definire quali siano le soluzioni di prestito più vantaggiose. Si può senz’altro affermare che la propria situazione reddituale, a prescindere che derivi da un contratto di lavoro a tempo indeterminato o da un lavoro autonomo, predisponga l’ente creditizio a concedere soluzioni più o meno favorevoli. La pretesa principale di chi concede il finanziamento è riscontrare una capacità di rimborso adeguata da parte di chi diviene beneficiario. Per quanto riguarda le formule più semplici e rapide da attivare, che sono finalizzate ad ottenere delle piccole cifre, si possono conseguire con o senza certificazione unica a condizione propizie. Va sottolineato tuttavia che si deve escludere l’attivazione di tutte quei finanziamenti che vengono pubblicizzati come erogabili senza busta paga o certificazione unica. In quanto nascondono la possibilità che poi si venga sottoposti a dei tassi di interesse ben oltre la soglia canonica.

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