Indice dei contenuti
- 1 Come ricevere un prestito senza il possesso di un reddito?
- 2 Le formule di prestito praticabili senza il possesso di un reddito
- 3 I prestiti garantiti da enti pubblici
- 4 Altre soluzioni di prestito
Le formule di finanziamento destinate a coloro che non possono dimostrare di essere in condizioni reddituali e patrimoniali adeguate sono diverse. Occorre tuttavia sottolineare che l’impossibilità di fornire una garanzia derivante dal percepimento di un reddito da lavoro rivela l’assenza di un requisito fondamentale. Perché com’è noto il salario che si riceve, in virtù di una relazione contrattuale di lavoro, rappresenta la garanzia primaria pretesa da parte di qualsiasi ente creditizio. In ragione della quale è possibile misurare la capacità di rimborso del cliente nonché determinare la modalità di restituzione e la durata del contratto più adatti in base all’entità dello stipendio salario. Ovviamente entrano in gioco anche altri parametri nella definizione dell’affidabilità creditizia e la capacità di rimborso del richiedente. Ma prima di ogni altra cosa si prende in considerazione il reddito.
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La mancanza di un reddito, a parte specifiche formule di prestito che si svolgono anche in assenza, impone a chi desidera ricevere un finanziamento fornire altre tipi di garanzie. Che risultano essere di due generi: personali o reali. Altrimenti sarebbe necessario dimostrare di ricevere regolarmente una fonte di reddito non propriamente lavorativa. Ci si riferisce al percepimento di un canone di affitto su un immobile proprio oppure i proventi che derivano dalla gestione di un agriturismo. Il più delle volte si sceglie di far intervenire un terzo garante. Che sia nelle condizioni reddituali e patrimoniali consone al fine di potersi sostituire al garantito qualora risultasse insolvente.
Come ricevere un prestito senza il possesso di un reddito?
Al fine di poter beneficiare di un finanziamento tradizionale, come per esempio un prestito personale, senza vantare il possesso di un reddito, comporta l’esibizione di altre tipologie di garanzie. Come si è accennato, nella maggior parte dei casi, si sceglie la nomina di un terzo garante. Il quale si deve impegnare a livello contrattuale nei confronti dell’ente creditizio coinvolto, affinché venga estinto il debito a carico del garantito, nel momento in cui quest’ultimo si trovi oggettivamente nell’impossibilità di sostenere il piano di rimborso secondo quanto stipulato nel contratto di prestito. Per essere legittimato a ricoprire questo ruolo il fideiussore deve dimostrare di ricevere un reddito da lavoro e di trovarsi in una situazione patrimoniale adeguata. Nondimeno si ritiene necessario che non sia in posizioni debitorie, in grado di diminuire o compromettere la sua capacità di rimborso.
In alternativa è necessario presentare una garanzia reale, ossia un’ipoteca su un immobile. La titolarità del bene ovviamente deve risultare del richiedente. In ogni caso quando si offrono delle garanzie alternative al reddito è possibile che si debbano affrontare dei tassi di interesse maggiore in occasione della gestione del piano rateale. In quanto chi eroga il finanziamento necessita di tutelarsi in maniera più significativa.
Le formule di prestito praticabili senza il possesso di un reddito
Oltre alle soluzioni di prestito canoniche, che in assenza di un reddito impongono di presentare altre tipologie di garanzie, ve ne sono alcune caratterizzate per il fatto di venire concesse anche senza dover nominare un terzo garante o ipotecare un immobile. Tra queste fattispecie si annovera il prestito d’onore, concepito per gli studenti. Si tratta di un finanziamento destinato in particolare a coloro che sono impegnati a seguire un corso universitario o di alta formazione professionale. Deriva da convenzioni poste in essere tra determinati istituti di credito e gli atenei, di modo tale da agevolare l’accesso al credito a questa particolare categoria. Che si distingue per non poter vantare il percepimento di un reddito da lavoro, né di avere un patrimonio significativo.
- Il prestito d’onore si ritiene comunque una soluzione finalizzata, nel senso che la somma concessa deve essere utilizzata per l’acquisto di materiale didattico o per sostenere delle spese inerenti all’attività accademica che si svolge. I requisiti per divenire beneficiari di questa formula si riferiscono la regolare iscrizione ad un corso accademico o di alta formazione, nonché al mantenimento di una determinata media di voti. Si deve inoltre rispettare la durata dei corsi. La soluzione in esame si caratterizza per consentire di affrontare il piano di ammortamento all’insegna della flessibilità. Oltretutto spesso si concede di iniziare la restituzione soltanto al termine del corso. I tassi applicati risultano agevolati.
I prestiti garantiti da enti pubblici
Le soluzioni di prestito di questo tipo si considerano parte del microcredito. In pratica si mettono a disposizione dei capitali, stanziati a livello europeo o nazionale, allo scopo di consentire l’accesso al credito a categorie di individui che si trovano in condizioni di vulnerabilità economica. Ci si riferisce in particolare ai disoccupati, ai giovani, alle donne e a coloro che vivono in zone svantaggiate del territorio italiano. Non si ritengono soltanto dei capitali destinati a supportare le categorie menzionate, ma anche lo strumento attraverso cui iniziare e sviluppare una attività imprenditoriale. Tali opportunità non prevedono la presentazione di alcun genere di garanzie. Dunque non è necessario vantare il possesso di un reddito da lavoro.
- Si caratterizzano per applicare dei tassi agevolati. In alcune circostanze si tratta di finanziamenti in parte o totalmente a fondo perduto. Quindi la cifra a fondo perduto non è considera sottoposto ad un vincolo di restituzione.
Altre soluzioni di prestito
Esistono altre formule di prestito che possono essere richieste senza tuttavia dover esibire la prova di percepire un reddito da lavoro. Ci si riferisce in particolare ai prestiti per le casalinghe e ai piccoli prestiti. Nel primo caso si tratta di formule per categorie di persone che non lavorano, in quanto sono impegnate nella gestione dell’ambiente domestico. Nei loro confronti in ogni caso grava l’onere di presentare delle garanzie di altro tipo. Che consistono nella ricezione di proventi derivanti da attività non strettamente lavorative. Come si è accennato in apertura ci si riferisce al ricevimento di un canone di affitto su un immobile concesso in locazione, nei confronti del quale si ha la titolarità.
I piccoli prestiti invece si considerano formule caratterizzate per il fatto di essere rapide da attivare e per concedere importi poco elevati. Che non comportano l’assunzione di rischi così elevati da parte di chi concede il credito.
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