Spesso i neoassunti si trovano nelle condizioni di non avere sufficiente disponibilità di liquidi, non riuscendo in questa maniera ad affrontare diverse spese fondamentali. Queste difficoltà si presentano perché nei primi anni di lavoro non si è ancora raggiunta una condizione economica adeguata. Per questo motivo si ha la necessità di richiedere un prestito. Di solito, tuttavia, gli enti creditizi non ostacolano la concessione di un prestito per questa particolare categoria. In ogni caso il parametro che si prende in considerazione nella valutazione del neoassunto riguarda la tipologia di contratto di lavoro cui è sottoposto.
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Qualora il richiedente vantasse un contratto di lavoro a tempo indeterminato, troverebbe una serie di agevolazioni di fronte alla richiesta di un prestito. In quanto il suo rapporto di lavoro rassicurerebbe la banca in relazione alla capacità di sostenere il piano di ammortamento senza dover affrontare particolari sacrifici. In condizioni del genere inoltre si avrebbe la facoltà di praticare diverse formule di prestito e di ricevere anche importi considerevoli. Di contro, nel caso in cui il cliente avesse un tipo di contratto precario, o comunque a tempo determinato, l’istituto di credito si troverebbe costretto a porre dei limiti in merito all’importo erogabile e a calibrare il periodo di rimborso in base alla capacità di rimborso del beneficiario.
Le caratteristiche dei prestiti per i neoassunti
E’ possibile affermare che chi viene assunto da poco tempo nella maggior parte dei casi non incontri evidenti ostacoli quando si appresta a richiedere un finanziamento. Perché gli enti creditizi già per il solto fatto che una persona è neoassunta si ben dispongono a concedere il prestito. Quindi vengono trattati alla stessa stregua di qualsiasi lavoratore dipendente. L’unica eccezione è rappresentata da coloro che sono assunti con un periodo di prova, la cui durata solitamente non supera cinque mesi. Nei loro confronti di chi eroga il prestito si chiede la presentazione di una serie garanzie al fine di cautelarsi oppure è costretta ad aspettare che termini il periodo di prova al termine. Perché in quel lasso di tempo l’azienda potrebbe anche non assumere in maniere definitiva il lavoratore.
- Le altre limitazioni riguardano coloro che sono neoassunti in un’azienda privata. In quanto gli è esclusa la possibilità di richiedere un finanziamento, secondo la formula della cessione del quinto, prima che trascorrano due o tre anni dall’inizio del contratto di lavoro. L’eventuale trattamento di fine rapporto non si riterrebbe ancora significativo, per poter essere considerato come una garanzia da esibire all’istituto di credito. Comunque, a coloro che si trovano in una condizione lavorativa del genere, è consentito richiedere un prestito personale. Tali limitazioni invece non valgono per chi è neoassunto all’interno di una struttura pubblica. In tal caso basterebbe che trascorra un periodo piuttosto breve, di circa tre mesi, affinché si possa concedere un finanziamento secondo la formula della cessione del quinto.
I requisiti per richiedere un prestito
Anche per i neoassunti valgono le stesse regole cui qualsiasi altra figura professionale verrebbe sottoposta, in relazione ai requisiti da possedere per poter essere pienamente legittimati a ricevere un prestito. Quindi è necessario avere un’età compresa tra diciotto e settantacinque anni nonché ostentare un’affidabilità creditizia solida. Nel senso che nel passato del debitore non devono emergere eventi particolari, come dei ritardi o persino mancati pagamenti in occasione della ricezione di prestiti. Né, di conseguenza, il beneficiario potenziale deve risultare iscritto nel registro dei cattivi pagatori o essere protestato.
Le verifiche relative all’affidabilità creditizia del cliente sono compiute dall’istituto di credito, a seguito della ricezione di richiesta di prestito. Qualsiasi ente ha la facoltà di accedere e consultare una serie di informazioni custodite dalle centrali rischi. Così è possibile venire a conoscenza dell’esistenza di problematiche individuabili nel passato del debitore. Che potrebbero ostacolare o impedire l’accesso al credito. Nell’ambito di questa valutazioni l’ente creditizio mira anche a comprendere fino in fondo la condizione economica del richiedente, allo scopo di rilevare se sia in grado di gestire il prestito durante la fase cruciale del rimborso. In pratica si prova a definire l’entità delle spese più rilevanti che deve affrontare nel corso del mese, considerando l’importo dello stipendio e la rata da affrontare.
Le migliori soluzioni di prestito per i neoassunti
Nel caso dei prestiti personali, se concorrono una serie di condizioni favorevoli relative alla situazione economica del neoassunto, è possibile beneficiare di soluzioni vantaggiose. Le medesime che potrebbero essere offerte a qualsiasi lavoratore dipendente. Prima di scegliere una soluzione occorre nei limiti del possibile chiedere un preventivo all’ente creditizio nei confronti del quale si è pensato di inoltrare la richiesta. Di modo tale da ricevere una proiezione, il più possibile attinente alla realtà, riguardante la cifra di cui si potrebbe beneficare e la modalità di come potrebbe essere concepito il piano di rimborso. Oltretutto in questa maniera si ha la possibilità di conoscere il tasso annuo nominale e il TAEG che si applicherebbero. Diversi istituti di credito offrono la possibilità di compiere queste operazioni online, tramite l’accesso ad apposite piattaforme telematiche, all’interno dei proprio portali di riferimento. Le soluzioni migliori garantiscono la possibilità di ricevere delle somme abbastanza elevate.
- Alcune offerte si basano sulla concessione di circa ventimila euro, con un periodo di rimborso che va da uno a dieci anni. Diversi enti creditizi prevedono l’offerta di soluzioni già organizzate. Alcune di esse consentono di ricevere diecimila euro, da restituire in poco più di cinque anni. L’importo delle singole rate risulta di poco superiore a duecento euro mensili. Esistono poi delle opportunità dove si concedono somme meno elevate. Per esempio certi istituti di credito offrono un finanziamento di cinquemila euro e un rimborso costituito di circa quaranta rate mensili, per un valore di ciascuna rata di poco inferiore a centocinquanta euro. Si tratta di prestiti personali. Di certo diverse condizioni vantaggiose si riscontrano nella cessione del quinto. Ma come si è sottolineato in precedenza sono possibilità praticabili soltanto da parte di coloro sono lavoratori dipendenti in una struttura pubblica. O da chi è dipendente di un’azienda privata, ma abbia almeno trascorso due o tre anni di lavoro.
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