Prestiti subito con cessione del quinto: descrizione, le migliori offerte del 2024

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Sempre più persone, a causa delle conseguenze della crisi economica o delle recenti misure restrittive adottate dal Governo per fronteggiare l’emergenza pandemica, si trovano costretti a chiedere un prestito per fronteggiare delle spese incombenti. Le soluzioni di finanziamento offerte da società finanziarie, istituti di credito o banche sono davvero numerose. Le più diffuse sono senz’altro il prestito personale e il prestito finalizzato. Anche la cessione del quinto si ritiene una formula largamente utilizzata, tuttavia, ne possono divenire beneficiare soltanto determinate categorie professionali. In generale si caratterizza per avere una procedura rapida ed efficacie, che si svolge in maniera agevole, garantendo a chi eroga il prestito di esporsi a dei rischi davvero contenuti

  • La cessione del quinto si considera parte di quei finanziamenti che rientrano nella categoria del credito al consumo. Quindi si tratta di prestiti che hanno la finalità di sostenere i consumi degli individui o dei nuclei familiari, offrendo l’opportunità di rateizzare i pagamenti. La richiesta di una somma di danaro di solito avviene nel momento in cui non si ha a disposizione nell’immediato la necessaria liquidità, al fine di poter fare fronte a delle spere indispensabili ed urgenti.

Le caratteristiche della cessione del quinto

La soluzione di prestito in esame si rivolge esclusivamente ai lavoratori dipendenti, che operano in ambito privato o all’interno di una struttura pubblica. Nonché a coloro che hanno superato l’età lavorativa e ricevono la pensione. L’importo del finanziamento e la durata del piano di ammortamento variano a seconda di una serie di parametri. Che valuta l’ente creditizio coinvolto, desumibili dalla particolare condizione economica in cui si trova il richiedente. In sostanza si esamina l’entità del suo salario ricevuto e la situazione patrimoniale. In ogni caso non è necessario dichiarare le motivazioni che si pongono a fondamento della richiesta di prestito. Quindi, della somma che si riceve, è possibile disporne liberamente, sebbene si debbano sempre affrontare di spese finalizzate all’acquisto di beni o servizi.

La particolarità della formula in questione si rileva nelle modalità di pagamento delle singole rate, costituenti il piano di rimborso. In quanto l’estinzione del debito avviene in maniera automatica. Nel senso che il datore di lavoro, o l’istituto previdenziale nel caso ci si riferisca ai pensionati, compiono una detrazione mensile sullo stipendio o la pensione del cliente, corrispondente all’importo della singola rata. La decurtazione tuttavia non deve risultare maggiore di un quinto (20%) rispetto al valore dei redditi menzionati (calcolati in maniera netta).

I requisiti per richiedere la cessione del quinto

Come si è accennato al principio, la soluzione di prestito in esame può essere attivata soltanto da parte di determinate categorie professionali. Ne possono beneficiare in particolare coloro che sono dipendenti pubblici o privati. Che si distinguono per poter vantare il possesso di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato. Si deve ovviamente essere maggiorenni e non avere un’età superiore a settantacinque anni. Un’altra peculiarità della cessione del quinto si rintraccia nel fatto che non si richiede l’esibizione di alcun tipo di garanzia. Già di per sé il reddito da lavoro si ritiene una rassicurazione. Ciò nonostante si deve ritenere un presidio il trattamento di fine rapporto, maturato dal cliente fino al momento in cui richiede il prestito. Difatti per tutta la durata della restituzione i dipendenti che beneficiano della cessione del quinto non possono compiere delle operazioni sul proprio TFR.

In occasione della richiesta di prestito, secondo la formula della cessione del quinto, è fondamentale presentare una serie di documentazioni, riguardanti la propria condizione reddituale e patrimoniale. Coloro che sono lavoratori dipendenti devono semplicemente presentare il certificato di stipendio, da cui è desumibile la data di assunzione e l’importo del salario. Mentre i pensionati hanno l’onere di fornire il cedolino della pensione. E’ altresì necessari presentare un documento d’identità e il codice fiscale. Infine occorre rendere noto all’ente creditizio coinvolto, il valore del trattamento di fine rapporto, maturato fino al momento della richiesta.

Le polizze assicurative

Per legge è obbligatorio sottoscrivere una polizza assicurativa da parte di chi desidera praticare la formula della cessione del quinto. La copertura assicurativa è sulla vita e sulla perdita di lavoro. Nel primo caso si prende in considerazione l’eventualità che il titolare del prestito perisca. Di conseguenza, qualora si verificasse un evento del genere, verrebbe estinto il debito rimanente, salvaguardando i familiari superstiti dalla possibilità di subentrare nella posizione debitoria del defunto. Nella seconda ipotesi la polizza assicurativa porrebbe in essere i suoi effetti nel momento in cui il destinatario del prestito perdesse il lavoro. Si contempla tuttavia soltanto l’ipotesi che la fine del rapporto di lavoro sia stata provocata da un licenziamento e non dalle dimissioni.

La sottoscrizione della polizza assicurativa rappresenta una spesa che va ad incidere sul  costo complessivo del prestito. Tuttavia, nel caso in cui si procedesse ad estinguere in anticipo il debito rimanente, si avrebbe diritto a ricevere il premio non goduto. In quanto cadrebbero le premesse per cui si era stipulata la polizza.

L’estinzione anticipata

Come in ogni formula di prestito anche nella cessione del quinto è concessa la facoltà di estinguere anticipatamente il debito. Si tratta di una procedura costituita di una serie di passaggi obbligati. Si inizia con la comunicazione all’ente creditizio di voler procedere all’estinzione anticipata. Dopodiché si fornisce al cliente un documento, definito conteggio estintivo, mediante cui si comunica l’entità del debito rimanente e la spesa complessiva da affrontare. Se prevista una penale, in ragione dell’esistenza di una serie di parametri, è necessario che si affronti anche questa spesa, in ogni caso non superiore all’1% del debito rimanente. Si ricorda che in una fase del genere il beneficiario ancora si trova nella possibilità di tornare sui propri passi e di continuare a svolgere il piano di ammortamento. Gli è comunque data la possibilità di procedere ad una estinzione parziale, che comporta una riduzione dell’importo delle singole rate.

  • Anche il diritto di recesso è garantito, purché lo si faccia valere entro quattordici giorni dalla stipula del contratto di prestito. Nel caso si avesse già ricevuto il capitale in prestito sarebbe necessario restituirlo assieme agli interesse maturati fino a quel momento.

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