Indice dei contenuti
- 1 Le valutazioni della finanziaria prima di concedere un prestito
- 2 L'affidabilità creditizia
- 3 Le tipologie di prestito concesse dalle società finanziarie
- 4 Le consulenze delle società finanziarie
Prima di analizzare le attività antecedenti alla concessione di un prestito, è necessario comprendere la natura giuridica di una finanziaria. Si tratta di una società, che svolge una serie di attività connesse alla concessione di prestiti, alla negoziazione di una valuta e alla consulenza (nei confronti dei clienti, in merito alle soluzioni di prestito che risultano più vantaggiose). Ma non solo. Le società di questo tipo sono legittimate anche a fornire dei servizi di locazione finanziaria, ad emettere delle carte e a compiere attività di intermediazione. Nonché a svolgere l’amministrazione e la compravendita di strumenti finanziari. Non si devono considerare alla stessa stregua delle banche e degli istituti di credito.
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Al fine di poter svolgere le attività menzionate, tuttavia, le società finanziarie devono risultare iscritte all’elenco degli intermediari finanziari, custodito presso la Banca d’Italia. Tali entità inoltre, per essere ritenute pienamente legittimate a svolgere le loro attività, debbono riunirsi in forme giuridiche ben precise. In pratica devono organizzarsi in società di capitali o cooperative, che dispongano di un capitale sociale adeguato: per le Spa deve risultare “cinque volte il minimo previsto per la costituzione di una società per azioni.”
Le valutazioni della finanziaria prima di concedere un prestito
Prima di erogare un prestito le società finanziarie effettuano una serie di verifiche, finalizzate a rilevare l’esistenza di una serie di requisiti. Prima di tutto l’età del richiedente deve risultare compresa tra diciotto e settantacinque anni. In secondo luogo la condizione lavorativa del potenziale beneficiario è necessario che risulti sufficientemente solida. Quindi si deve apprendere che percepisca un reddito da lavoro ogni mese. Tale valutazione si definisce credit policy ed è finalizzata a anche a rilevare se il rapporto tra il valore della rate e il reddito del richiedente non superi un terzo del salario mensile. La precarietà del rapporto di lavoro è possibile che venga considerata una condizione non favorevole.
- Coloro che sono dei liberi professionisti devono fornire una documentazione che comprovi la loro iscrizione all’albo professionale e alla camera di commercio competente a livello territoriale. Mentre i lavoratori dipendenti hanno l’onere di presentare il certificato dello stipendio. Alla stessa maniera chi è pensionato deve presentare il cedolino della pensione. Infine chi ha un contratto di lavoro atipico occorre che esibisca il modello 730 o il modello unico, all’interno del quale è possibile conoscere l’entità del reddito.
L’affidabilità creditizia
Le società finanziarie compiono anche delle verifiche inerenti alla storia creditizia del cliente. Con l’obiettivo di comprendere se nel suo passato ci siano stati dei ritardi o delle inadempienze, in occasione di prestiti ricevuti da banche o istituti di credito. Le informazioni sono custodite dalla Banca d’Italia e dalla Società Interbancaria per l’Automazione, nonché all’interno degli elenchi della Crif, dove vengono segnalati i protestati e i cattivi pagatori. La fase istruttoria comprende nondimeno l’analisi di informazioni riguardanti il comportamento del richiedente in occasione del pagamento delle normali bollette. Il complesso di informazioni è necessario per definire nel dettaglio l’affidabilità e la capacità di rimborso del richiedente.
Come si è accennato in precedenza una valutazione di notevole importanza riguarda il rapporto tra rata e reddito. Che rileva l’influenza del pagamento delle singole rate rispetto al salario netto mensile che riceve il beneficiario del prestito. In pratica l’entità della rata non deve avere un’incidenza superiore al 35% del salario percepito dal beneficiario. A proposito del patrimonio, la sua entità si ritiene un parametro non così indispensabile ai fini della concessione del prestito. Le società finanziarie, come gli istituti di credito o le banche, considerano in maniera determinante l’entità dello stipendio che si riceve ogni mese e il tipo di contratto di lavoro cui si aderisce.
Le tipologie di prestito concesse dalle società finanziarie
Le società finanziarie offrono la possibilità di beneficiare di diverse soluzioni di prestito. In particolare concedono dei prestiti personali. Che si distinguono per non dover concedere specifiche motivazioni da porre a fondamento della richiesta. In questa soluzione, come d’altronde in tutte le altre, in occasione della presentazione della domanda è necessario presentare un documento di identità, un codice fiscale e le documentazioni che permettono di avere una visione particolareggiata del reddito del richiedente. Oltre a ciò ovviamente si deve dimostrare il possesso di tutti gli altri requisiti menzionati in precedenza. Le società finanziarie concedono la possibilità di attivare anche dei prestiti finalizzati, vincolati all’acquisto di un bene specifico. Tali finanziamenti presuppongono una convenzione tra il venditore e la società finanziaria, da cui scaturisce la possibilità del beneficiario di rilevare direttamente il bene presso il venditore e porre in essere il piano di ammortamento nei riguardi della finanziaria.
- Le finanziarie erogano anche i cosiddetti piccoli prestiti, caratterizzati per essere concessi in tempi rapidi e con un importo non eccessivamente elevato. Infine effettuano anche la cessione del quinto, sebbene non siano molte le società che decidono di proporre questa soluzione di prestito. Che si rivolge ai dipendenti pubblici o privati, sottoposti ad un contratto di lavoro a tempo indeterminato, nonché a chi è pensionato. La formula, si ricorda, comporta la detrazione di un importo, effettuato sullo stipendio o sulla pensione, corrispondente al valore della rata. Ma non superiore ad un quinto della loro valutazione netta.
Le consulenze delle società finanziarie
Le società finanziarie sono in grado di offrire ai propri clienti delle consulenze personalizzate, mediante cui si suggeriscono le soluzioni migliori da intraprendere. I vantaggi si rintracciano soprattutto in merito al piano di rimborso, sottoposto a delle condizioni non eccessivamente gravose. Inoltre è possibile beneficiare di servizi aggiuntivi. Si parla in particolare di assicurazioni facoltative, finalizzate a tutelare il beneficiario del prestito, qualora si trovi a far fronte ad eventi che gli impediscono di pagare le singole rate.
- Tra i servizi offerti si annoverano anche la simulazione di prestito, grazie a cui è possibile comprendere l’entità del piano di rimborso, l’importo richiedibile, il numero delle rate e il tasso di interesse. In questa maniera si permette al cliente di verificare in maniera più che attendibile a cosa potrebbe andare incontro se dovesse scegliere una determinata formula di prestito. Gli si concede quindi di calibrare al meglio la scelta.
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