Indice dei contenuti
- 1 La fase di pre-approvazione di un prestito
- 2 La fase di pre-approvazione per via telematica
- 3 Le fasi successiva alla pre-approvazione
- 4 I cattivi pagatori e i protestati
Ogni formula di prestito, anche le soluzioni più semplici concepite per essere concesse in breve tempo, devono superare una fase di verifica. Che comporta la valutazione di una serie di requisiti in riferimento al richiedente. Il periodo di pre-approvazione si ritiene un momento cruciale. In quanto si va a rilevare la sussistenza di una serie di elementi indispensabili affinché si possa consentire l’accreditamento della somma richiesta. Le diverse soluzioni di prestito si caratterizzano per imporre di seguire procedure specifiche. E per potersi svolgere soltanto se il cliente dimostri di possedere determinati titoli. Dunque ogni formula ha le sue peculiarità.
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Una volta che la fase di pre-approvazione ha avuto un epilogo favorevole, si concede il capitale e si svolge la procedura di prestito secondo i tempi e i modi convenuti a livello contrattuale. Si ricorda che la gran parte degli enti creditizi permettono di compiere una verifica di questo tipo senza tuttavia vincolarsi. E’ possibile inoltre compiere le medesime operazioni all’interno di appositi spazi telematici.
La fase di pre-approvazione di un prestito
Si tratta, come si è sottolineato in precedenza, di una tappa obbligata in qualsiasi soluzione di prestito si scelga, propedeutica dunque per la concessione del capitale. In questa fase si compiono una serie di valutazione in merito alla condizione reddituale e patrimoniale del richiedente. Quindi si considera il tipo di rapporto di lavoro in cui si trova e l’entità del salario percepito. Oltretutto si ripercorre il suo comportamento in ordine ad eventuali formule di finanziamento ricevute nel passato. In pratica si cerca di rilevare se sia stato segnalato come cattivo pagatore o iscritto nel registro dei protestati. Nel caso si fossero richieste delle soluzioni più complesse, che comportano la trasmissione di un capitale elevato, si sottoporrebbero ad una valutazione anche gli eventuali beni da offrire come garanzia.
- Si ricorda che qualora si nomini un coobbligato oppure un terzo garante, l’ente creditizio coinvolto sarebbe costretto a compiere le medesime verifiche. In quanto le figure menzionate si dovrebbero impegnare nei confronti di chi eroga il prestito ad estinguere il debito, nei casi in cui il garantito si dimostrasse insolvente in occasione del pagamento di una singola o più rate. Di conseguenza anch’egli dovrebbe dimostrare di trovarsi in una condizione reddituale e patrimoniale idonea, al fine di consentire il proseguimento della procedura.
La fase di pre-approvazione per via telematica
La procedura di cui si tratta può avvenire anche e soltanto per via telematica. Oramai difatti sono davvero numerosi gli enti creditizi che mettono a disposizione pagine apposite all’interno dei propri portali web. In questa maniera consentono di eseguire le procedura di prestito direttamente su piattaforme telematiche. Per poterlo fare tuttavia occorre inviare una serie documenti via e-mail. Si devono in particolare tramettere delle certificazioni da cui si possa rilevare la situazione reddituale e patrimoniale in cui ci si trova. Quindi la busta paga o la certificazione unica nel caso si appartenga alla categoria dei lavoratori autonomi. Nonché la copia di un documento di identità. In alcuni casi è possibile che la fase di istruttoria si compia entro ventiquattrore, garantendo al richiedente di ricevere una risposta rapida sulla possibilità o meno di procedere.
Le procedure di pre-approvazione non comportano di affrontare alcuna spesa. Oltretutto dal loro svolgimento non scaturisce nessun tipo di vincolo nei confronti dell’ente creditizio coinvolto. Va detto che esistono delle società finanziare che obbligano a sostenere il pagamento di una somma, ma si ritengono degli episodi sporadici, che non rappresentano la prassi.
Le fasi successiva alla pre-approvazione
Una volta terminata la pre-approvazione, volta a verificare se il richiedente si trovi nelle condizioni idonee per poter sostenere il piano di ammortamento, si fornisce un parere. Che può essere favorevole oppure negativo. Nel primo caso si offre al cliente l’opportunità di sottoscrivere il contratto di prestito. In quanto egli potrebbe anche scegliere di non procedere o di recarsi presso un altro istituto di credito. Nel secondo caso si comunica che non si è rilevata la sussistenza dei vari requisiti richiesti, per cui non è possibile istaurare una relazione contrattuale di finanziamento. Per quanto riguarda le tempistiche della fase in esame, dipendono dalla formula di prestito che si sceglie e soprattutto dalla documentazione che si presenta. Nel caso si esibissero tutti i documenti richiesti e si rilevasse la completa idoneità del richiedente, la pre-approvazione si svolgerebbe al massimo in tre giorni. In caso contrario potrebbero passare anche settimane.
- Quando trascorre molto tempo significa che l’ente creditizio è in attesa di ricevere tutta la documentazione richiesta. Oppure che l’istruttoria è più complessa del previsto e si necessita di un tempo maggiore per completarla. Nel caso si procedesse secondo la formula della cessione del quinto la fase di pre-approvazione sarebbe di per sé più lunga del solito. Perché si devono sottoporre ad una attenta valutazione una serie di aspetti, tra cui l’ufficio o l’azienda dove il richiedente lavora, al fine di rilevare se si trovi in una condizione di stabilità economica oppure no. Nei prestiti veloci tuttavia non è detto che i tempi si riducano. In quanto nel caso in cui le poche documentazioni richieste non si dimostrassero attendibili, chi eroga il prestito si troverebbe costretto a compiere ulteriori verifiche. Che comportano ovviamente un allungamento dei tempi. Anche quando si nomina un terzo garante le verifiche nei suo confronti determinano una estensione dei tempi di approvazione.
I cattivi pagatori e i protestati
In linea teorica le categorie dei cattivi pagatori e dei protestati si ritengono escluse dalla possibilità di richiedere un prestito. Ma esistono una serie di eccezioni, rappresentate da specifiche soluzioni di finanziamento, soprattutto nei riguardi di chi è stato segnalato come cattivo pagatore. Anche perché la sua condotta è meno grave rispetto a chi è stato inscritto nel registro dei protesti. In casi del genere tuttavia la fase istruttoria comporta l’esibizione di maggiori documentazioni del solito. In quanto l’ente creditizio pretende maggiori rassicurazioni sulla capacità di rimborso del cliente. Questa eventualità determina la dilatazione dei tempi di pre-approvazione. In conclusione, la durata dell’istruttoria dipende da una serie di fattori, non del tutto prevedibili.
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